La musica in carcere, il coro Freevoices inaugura il nuovo palco a Gorizia

La musica in carcere, il coro Freevoices inaugura il nuovo palco a Gorizia

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La musica in carcere, il coro Freevoices inaugura il nuovo palco a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 09 Set 2021
Copertina per La musica in carcere, il coro Freevoices inaugura il nuovo palco a Gorizia

Il gruppo sarà chiamato sabato ad esibirsi in via Barzellini, inaugurando l'opera. Le attività con i detenuti.

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Sarà il coro Freevoices ad inaugurare il nuovo palco della sala polivante nel carcere di Gorizia. L'idea nasce dall'obiettivo di favorire il reinserimento sociale di chi è in carcere attraverso il lavoro perchè, come ricordava l'ex ministro della giustizia Alfonso Bonafede, "il detenuto che lavora e che viene formato ha un livello di recidiva molto basso ed è molto probabile che non ritornerà a delinquere". Ciò è stato alla base delle varie attività formative che in questi anni si sono sviluppate all'interno della struttura di via Barzellini, nell'ambito del progetto "La città entra in carcere e il carcere entra in città".

Dopo gli interventi di ristrutturazione della cappellina che aveva subito grossi danni dal terremoto del 1976, oggi è la volta della sala, ambiente che il gruppo di lavoro guidato dal professor Steven Stergar ha pensato di riqualificare come vero e proprio luogo di cultura. Qui, i detenuti possano scambiare momenti di incontro con il territorio con manifestazioni di teatro, concerti, cinema, conferenze mostre e altro. "Una sala - come scrive don Alberto De Nadai - riempita di persone diverse che rappresentano l?umanit? della giustizia, dell?accoglienza, della pace e della fratellanza".

Proprio ai fini della realizzazione di questo progetto, si è dato avvio alla costruzione di un palco sopraelevato che consentirà lo sviluppo delle varie attività artistiche e culturali. L'opera è stata progettata dagli architetti Visintin e Bragutti e costruito dagli stessi detenuti, venendo completato nel novembre dello scorso anno. Sarà quindi inaugurato sabato alle 14, con un concerto del gruppo giovanile Freevoices dell'associazione InCanto di Capriva del Friuli. Sarà un momento di ringraziamento a quanti hanno contribuito alla realizzazione dell'opera, oltre che segnare un ulteriore occasione di incontro tra la città e la realtà del carcere.

Il tutto è stato realizzato con il contributo della Fondazione Carigo e della Cassa rurale FVG. Non nuovo a iniziative di alto valore sociale (costante la sua presenza al Premio regionale della Solidarietà), il complesso vocale diretto da Manuela Marussi vanta numerosi premi e riconoscimenti in ambito internazionale. Per l'occasione, proporrà il meglio del suo repertorio riprendendo in tal modo, dopo il lungo periodo del lockdown , la propria attività musicale. Al pianoforte ci sarà il maestro Gianni Del Zotto arrangiatore delle musiche, alle percussioni Francesco Pandolfo, al basso elettrico Alessandro Toneguzzo, alle chitarre Alberto Corredig, al flauto Silvia De Savorgnani.

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