La musica tra antica Roma e Ottocento, concerti a Gradisca e Aquileia

La musica tra antica Roma e Ottocento, concerti a Gradisca e Aquileia

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La musica tra antica Roma e Ottocento, concerti a Gradisca e Aquileia

Di Redazione • Pubblicato il 28 Giu 2023
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Tre appuntamenti nella giornata di venerdì dedicati alla musica attraverso la storia grazie all'associazione Examina e Musica Cortese.

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Quinta settimana per “Crocevie – Una sottile linea d’ombra”, progetto realizzato dall’associazione Examina con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Venerdì, in sala Bergamas a Gradisca d’Isonzo, si potrà ascoltare “Silloge Prima”, un concerto che vedrà impegnati la flautista Marta Di Lena e il chitarrista Marco Di Lena (nella foto). L’appuntamento, che comincerà alle 20.30, si propone di valorizzare e divulgare la letteratura originale per flauto traverso e chitarra con particolare riferimento all’Ottocento italiano.

Attraverso le note, sarà quindi possibile compiere un viaggio in un secolo notoriamente impregnato di musica densa e passionale, che lascia però spazio anche a forme più raffinate ed eleganti. Il programma, vedrà l’esecuzione di pagine di Ferdinando Carulli, Francesco Molino e Mauro Giuliani. Marta Di Lena inizia i suoi studi musicali presso la Fondazione musicale “Città di Gorizia”, proseguendoli al Conservatorio “Tomadini” di Udine e laureandosi con il massimo dei voti e la lode al triennio e al biennio specialistico.

Marco Di Lena inizia gli studi con il violino alla Fondazione Musicale “Città di Gorizia”, proseguendo poi con la chitarra classica. Ha conseguito la laurea di Primo Livello Accademico e di Secondo Livello, concludendo il percorso con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Tomadini” di Udine. Si è esibito come solista in più occasioni suonando per vari festival in Italia e all'estero. Il pubblico sarà accolto già alle 19.30 per una degustazione di vini offerta dall’azienda Scolaris. L’ingresso all’esibizione è libero.

Lo stesso giorno, ma ad Aquileia, il festival “Musica Cortese” farà invece tappa ad Aquileia. Alle 19.30, nella Domus Romana di Tito Macro si potrà assistere a “La Calamaula di Eutichiano”: un percorso storico-musicale a cura del bolognese Marco Ferrari che sarà impreziosito dalla voce narrante di Andrea Bellavite, direttore della Società per la conservazione della Basilica. Nel dettaglio, a Ferrari, virtuoso di strumenti a fiato antichi, è affidato il compito di risalire ad una possibile interpretazione della musica greco-romana (ormai perduta), partendo dalle fonti musicali medievali.

Il titolo dell’evento si riferisce a un suonatore di Calamaula del III secolo d.C. La sua stele funeraria in pietra bianca ci dice che era un liberto (ovvero uno schiavo liberato) di origine greca, che viveva con la propria famiglia ad Abano. Oltre a queste notizie, la pietra rappresenta anche gli strumenti musicali che Eutichiano suonava: l’Aulòs (il flauto) e la Calamaula, nome composto dal greco Kalamos (canna) e Aulòs, generico per gli strumenti a fiato con i fori per le dita, quindi una Ciaramella, come viene chiamata oggi. Sempre con ingresso libero, in Basilica alle 21 si potrà poi applaudire “Le Passiones friulane dai codici isontini”.

L'evento vedrà impegnata la Schola Aquileiensis diretta da Claudio Zinutti e, anche in questo caso, non mancherà la voce narrane di Andrea Bellavite. Attraverso la musica, il repertorio permetterà di rievocare le vicende del Patriarcato di Aquileia, con le loro particolarità liturgiche e teologiche, caratterizzata da una importante quantità di figure che la storia tramanda come martiri: san Ermacora con il suo "collega" Fortunato, patroni di Udine e del Friuli, Ilario e Taziano patroni di Gorizia, ma anche Felice, Largio, Dionisio e le vergini Eufemia, Dorotea, Tecla ed Erasma con Nicola, Andrea e i fratelli Canziani.

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