l'iniziativa
Muli e alpini omaggiano i caduti a Oslavia, 3 giorni dedicati agli animali

Si sono conclusi tre giorni a Castel San Mauro dedicati al rapporto tra soldati e animali, con un villaggio didattico e alpini giunti da Vittorio Veneto.
Tre giorni intensi e ricchi di emozioni a Castel San Mauro, alle porte di Gorizia, con un weekend che è stato un evento fuori dal comune e ricco di emozioni dedicato al rapporto tra animali e Grande guerra. Il programma è iniziati venerdì sera con la conferenza sul ruolo dei muli nel prima conflitto mondiale insieme a Serenella Ferrari, autrice del libro “Muli e conducenti! Tutti presenti! 1872-1991: il legame tra muli e alpini attraverso 120 anni di storia”, accompagnata dalla musica di Cristina Cristancig e Siriana Zanolla. Il giorno dopo, sono arrivati anche gli animali da soma.
Contestualmente, sotto gli ulivi dell’azienda agricola del borgo era possibile vedere le foto d’epoca che illustravano l’attività degli animali insieme ai soldati nel corso della guerra. Sabato mattina, ecco l’attesa per l’arrivo dei muli del reparto salmerie della sezione Ana di Vittorio Veneto. Alle 11.30 è arrivato a Castel San Mauro il mezzo speciale per il trasporto dei muli, che subito sono stati accolti nel paddock a loro dedicato, mentre all’interno delle scuderie i loro conducenti hanno allestito un’area didattica con materiali e attrezzature utili all’impiego e alla cura dell'animale.
Nelle giornate di sabato e domenica, gli alpini si sono resi disponibili non solo a dare spiegazioni a tutti i visitatori sulla vita del mulo e sul rapporto con i soldati, ma anche a vere e proprie dimostrazioni pratiche di mascalcia, donando anche un piccolo ricordo ai presenti. Mentre le salmerie prendevano possesso delle scuderie, in un’altra ala della tenuta c'era un salto nella storia. Nell’esedra del giardino di Castel San Mauro, protetti dal Sabotino, i rievocatori della Prima guerra mondiale hanno allestito il loro campo: non solo soldati di ogni ordine e grado ma anche e soprattutto infermeria e materiale storico, dedicato alla cura delle ferite e dei traumi.
Proprio la cura e l’attenzione per l’uomo e per l’animale ha voluto offrire uno spunto di riflessione per questo e per i prossimi appuntamenti con la storia di Castel San Mauro. Grande emozione è stata poi portata dal Coro Sant’Ignazio di Gorizia che, nuovamente ospite della tenuta, ha saputo coinvolgerci con la bravura e il calore che li contraddistingue, canti di guerra a tratti accompagnati con entusiasmo anche dagli alpini presenti. Spontaneamente, sabato è nata anche la volontà di rendere omaggio alle spoglie dei soldati caduti custodite all’Ossario di Oslavia, ritrovandosi lì la mattina dopo.
All’alba, tutto il convoglio si è preparato per la partenza a piedi verso Oslavia. Muli e uomini di buon passo hanno raggiunto il Sacrario militare per un momento di riflessione e omaggio con un austero vin d’honneur per tutti i caduti di guerra. Ad integrazione è stato l’apporto di Sabrina Pelizzon, guida di Ecoturismo Fvg, che ha condotto gli appassionati di storia e natura in una breve escursione verso i ponti di Salcano e Castel San Mauro. Centro focale, a sollevare gli animi insieme ai mieli dell’apicoltura Parco dei Principi, è stata la cantina con degustazioni dei vini prodotti grazie alla vinificazione artigianale in vasche di marmo.
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