Una mostra sui ponti dell'Isonzo nel 2025, l'idea degli ingegneri a Gorizia

Una mostra sui ponti dell'Isonzo nel 2025, l'idea degli ingegneri a Gorizia

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Una mostra sui ponti dell'Isonzo nel 2025, l'idea degli ingegneri a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 06 Dic 2023
Copertina per Una mostra sui ponti dell'Isonzo nel 2025, l'idea degli ingegneri a Gorizia

L'Ordine degli ingegneri ha lanciato l'idea in occasione di GO! 2025, chiedendo la collaborazione anche di privati cittadini per raccogliere documenti.

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Il Consiglio dell'Ordine degli ingegneri di Gorizia, su suggerimento del Comitato presieduto da Giorgio Brandolin, annuncia una propria mostra-convegno nell'ambito di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025. L'evento avrà come focus "L'Isonzo ed i suoi ponti", il cui corso attraversa sia il territorio sloveno che quello italiano, rivestendo un'importanza simbolica di connessione rappresentata da sempre dai ponti. Una data di apertura non è stata ancora resa nota, ma l'organizzazione ha proposto l'idea al Comune di Gorizia e alla Camera di commercio della Venezia Giulia.

La spinta dietro questa iniziativa è stata esposta nella relazione di Edino Valcovich, incaricato dall'Ordine per l'organizzazione: “La mostra ha l’obiettivo di proporre ad un largo pubblico la tematica della delicata relazione tra ambiente naturale ed opera dell’uomo quando questi due argomenti risultano entrambi contraddistinti da forti specifiche valoriali (il fiume) e di qualificazione tecnica (i ponti) in considerazione anche del loro inserimento nel particolare contesto storico del territorio isontino".

"La tematica del ponte - rimarca - sembra essere di particolare interesse sia per la sua natura squisitamente tecnica che la fa considerare uno specifico settore professionale di competenza ingegneristica ma anche per il significato stesso dell’infrastruttura che mantiene fortemente il suo significato di opera che consente il collegamento tra le parti, permettendo lo sviluppo dei rapporti economici e sociali di un territorio. È questo il caso dei ponti sull’Isonzo che risultano realizzati (distrutti e ricostruiti) in un largo arco temporale diventando significativi segni della generale storia di un territorio e della storia delle tecniche costruttive”.

La Mostra-Convegno sarà articolata in diverse fasi, che includono la ricerca di dati negli archivi italiani di Stato, Provincia, Genio civile, Comuni (con possibile coinvolgimento di enti e colleghi sloveni), la preparazione di 20 pannelli illustrativi da esporre al pubblico, la pubblicazione di un catalogo e l'organizzazione di un convegno con la partecipazione di studiosi italiani e sloveni. L'Ordine, con il contributo dei propri membri, si impegna ad acquisire direttamente la documentazione tecnica ed illustrativa dagli archivi dei vari enti pubblici e privati. Valcovich ha aperto le porte a qualsiasi contributo utile proveniente dagli organi di stampa, ben documentati, e dai privati cittadini che condividano l'interesse per questa iniziativa.

Nella foto: la passerella del Gect a Salcano (foto Tibaldi)

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