Mossa e la sua nuova ancona, la Madonna di Dino e Cristiano Tuzzi

Mossa e la sua nuova ancona, la Madonna di Dino e Cristiano Tuzzi

la celebrazione

Mossa e la sua nuova ancona, la Madonna di Dino e Cristiano Tuzzi

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 15 Mag 2022
Copertina per Mossa e la sua nuova ancona, la Madonna di Dino e Cristiano Tuzzi

L'inaugurazione dell'icona, dedicata alla memoria dell'arcivescovo Bommarco.

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L’icona della Madonna torna nel cuore di Mossa, nel suo splendore. Ieri sera, don Maurizio Qualizza e don Moris Tonso l’hanno inaugurata nella piazza del paese, dopo la santa messa delle 18, benedicendo l’immagine dell’artista Dino Tuzzi di Ruttars - con il figlio Cristiano - attraverso il mosaico. Il tutto nel 27esimo anniversario della dedicazione del santuario del Preval, dedicando l’ancona alla Maria di Montesanto, “ma con una scritta che ci riporta al tempo delicato che stiamo vivendo” ha evidenzia don Qualizza, ossia Dona nobis Pacem, dona a noi la pace.

Il mosaico, custodito per diverso tempo dalla concittadina Anna Zorzenon in attesa della definitiva sistemazione, “è già da anni dedicato alla memoria dell’arcivescovo di Gorizia Antonio Vitale Bommarco - ha ricordato il sacerdote -. “Davanti il capitello è inserita una pietra storica della pieve di Zenta distrutta nella prima Guerra mondiale con la scritta Mossa 1915-1918, che ricorderà da una parte il dramma della guerra che distrusse chiesa e paese, dall’altra il monito a pregare per la pace”. Immancabile anche il legale con il santuario oltreconfine di Montesanto.

“Una delle tre tradizioni di fondazione del piccolo santuario di Mossa - ha puntualizzato don Qualizza - parla proprio di una luce che proveniva dal Montesanto sul luogo dove nel Mille venne poi costruita la primitiva chiesetta nella Vallata, prospiciente il Collio sloveno”. A salutare la nuova effige, collocata all’ingresso del giardino della casa che per anni ha ospitato i parroci locali, c’era un nutrito gruppo di fedeli: “Come non ricordare Bruno e Rosina, il figlio Gastone e la Dede come veniva chiamata, qui i parroci di Mossa hanno trovato e sentito ‘famiglia’” il ringraziamento.

A prendere la parola anche il sindaco Emanuela Russian, che ha evidenziato“la collocazione all’ingresso di questa casa, di una famiglia di grande valore per la comunità così come le altre storiche di Mossa. È un’opera d’arte, grazie ad Anna Zorzenon per aver custodito questo ricordo storico. Questa ancona ci porta una riflessione, mai avremmo pensati di ritrovarci in questa situazione con tabù infranti con troppa facilità”. Oggi, domenica 15 maggio, si terrà la festa di Santa Maria regina dei popoli al Preval, con le celebrazioni dalle 17.30 insieme al coro Nonet Brda di Dobrovo.

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