Morsolin attacca i lavori al Valentinis a Monfalcone: «Non si valorizza, è un ecomostro»

Morsolin attacca i lavori al Valentinis a Monfalcone: «Non si valorizza, è un ecomostro»

La nota

Morsolin attacca i lavori al Valentinis a Monfalcone: «Non si valorizza, è un ecomostro»

Di I.B. • Pubblicato il 20 Ott 2022
Copertina per Morsolin attacca i lavori al Valentinis a Monfalcone: «Non si valorizza, è un ecomostro»

L'esponente de La Sinistra non vede con buon occhio i lavori. «Solo colate di cemento, non c'è posto per i diportisti».

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“Stiamo seguendo con attenzione da diverso tempo i lavori che a rilento si stanno prolungando sul Porticciolo Nazario Sauro. Sorvoliamo per eleganza sui ritardi rispetto gli annunci della sindaca, ma poniamo l'attenzione su due aspetti che stanno emergendo con prepotenza con il prosieguo dei lavori”. A parlare è Cristiana Morsolin de La Sinistra per Monfalcone.

“È evidente a tutti una grossa problematica che il progetto ha in sé ed è il fatto che è un progetto di cementificazione ulteriore in una città che ha già il triste record di consumo di suolo (47%)”, sottolinea la consigliere comunale. “Un grande muro inoltre è sorto dove prima si accedeva, anche con la vista, al mare, un muro di cemento nei luoghi dove un tempo non lontanissimo si svolgevano anche feste popolari che, considerato il mostro che si sta costruendo, non sarà più possibile organizzare”.

“Si fa un gran parlare di città turistica, ma nei fatti ci si è dimenticati della piccola nautica da diporto. Con questa opera faraonica si è tolto l'unico spazio gratuito per chi ha necessità di alare i piccoli natanti. Ormai, già da un anno, chi deve mettere in mare o a terra piccole imbarcazioni deve spostarsi verso Fossalon dove c'è ancora uno spazio libero e gratuito per fare questa operazione in sicurezza”, ribadisce Morsolin.

“La realtà è che questa amministrazione guarda con favore alle grandi navi inquinanti che intasano il porto senza reali ricadute economiche sul territorio mentre si dimentica di chi senza grossi capitali vorrebbe godere con semplicità delle sue ricchezze. In attesa di capire quando sarà ripristinata e messa in sicurezza la strada del ponte, riteniamo una spesa inutile quella sostenuta per quello che, tra muri e palizzate in cemento, sembra sempre più assomigliare ad un eco mostro piuttosto che una valorizzazione del punto più a nord del Mediterraneo”, conclude Morsolin.

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