Morsolin: bluff politico sulla centrale, Cisint: «Superficialità e mancanza di idee»

Morsolin: bluff politico sulla centrale, Cisint: «Superficialità e mancanza di idee»

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Morsolin: bluff politico sulla centrale, Cisint: «Superficialità e mancanza di idee»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 28 Apr 2023
Copertina per Morsolin: bluff politico sulla centrale, Cisint: «Superficialità e mancanza di idee»

La Sinistra per Monfalcone attacca l'amministrazione comunale. Il sindaco parla della risposta del consiglio comunale.

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È rapido il botta e risposta sviluppatosi nello scenario politico monfalconese sul tema della centrale A2A. A richiamare la centralità del tema è stata la consigliera Cristiana Morsolin de La Sinistra per Monfalcone. “Sulla centrale – scrive Morsolin - Cisint parla di dialogo con i cittadini, ma si dimentica di dire di aver firmato un accordo per avere una centrale a gas, la stessa che, nei vari convegni ambientalisti, sosteneva che Monfalcone non si meritasse”.

E ancora Morsolin: “Ricordiamo bene il momento in cui definiva la città come un'anziana a cui mancavano dei denti e alla quale una centrale a gas avrebbe dato un ulteriore colpo di grazia, così come non abbiamo dimenticato i discorsi sul capacity market, che oggi è messo in bella mostra nelle premesse dell'accordo firmato con A2A e di cui oggi l'amministrazione si vanta. Oggi si annuncia di voler il dialogo, peccato che questo arrivi solo dopo aver già̀ firmato un accordo che condanna Monfalcone ad avere per i prossimi cinquant'anni una centrale a gas che utilizza combustibili fossili, anche se questa non viene mai nominata”.

Per la consigliera di minoranza quindi, “Cisint si è guardata bene dall'illustrare il progetto al Consiglio Comunale, condividendolo solo con i rappresentanti leghisti del governo regionale e nazionale. La sindaca dovrebbe spiegare alla città il suo voltafaccia su questo tema, che prima ha cavalcato in modo demagogico, come purtroppo ha fatto per tanti altri, firmando poi lo stesso accordo che era già̀ stato stabilito da tempo da Regione e sindacati, senza aggiungere nulla di più̀. Dovrebbe spiegare quali saranno i vantaggi reali per i monfalconesi, visto che, ad esempio, non sono previsti gli sconti in bolletta per i residenti millantati diversi mesi fa”.

Ma quali sarebbero i vantaggi che dovrebbero derivare da questo accordo a favore dei residenti? Morsolin fa questa constatazione: “I Monfalconesi avevano una centrale già̀ spenta e che sarebbe stata chiusa con un impegno di bonifica del sito, invece, guarda caso, ha ricominciato a bruciare carbone grazie al governo leghista della sottosegretaria Gava che, molto prima di Cisint, aveva preannunciato che avremmo avuto la centrale a gas”.

Ora, per Morsolin, l’amministrazione comunale intende “vendere come eccezionale una cosa che era già prevista, senza invece fare menzione del fatto che avremo una centrale a gas da 800 megawatt in pieno centro città, alimentata con un gasdotto di cui A2A si è impegnata a mitigare l'impatto ambientale, che prevediamo sarà rilevante, e da navi gasiere che arriveranno nel litorale e che non saranno certo una bel biglietto da visita per una città che anela ad essere meta turistica”.

Morsolin parla dunque di un chiaro bluff politico e rincara la dose: “La stazione marittima, il parco fotovoltaico, gli ormeggi e le altre meraviglie di cui ci si vanta, per non parlare della centrale a gas, stando all'accordo siglato verranno progettate e realizzate all'interno di un budget definito di 15milioni e 500mila euro. Nell'accordo si legge chiaramente, però, che se i soldi non saranno sufficienti per completare tutte le opere, gli obblighi di A2A saranno comunque assolti”. Puntuale è arrivata la risposta del sindaco Anna Maria Cisint che definisce il consigliere Morsolin “a corto di idee”.

“Con la superficialità che la contraddistingue – dice il primo cittadino - il consigliere Morsolin sproloquia su un tema, quello del risanamento energetico della città sulla base di presupposti fasulli che non riducono le responsabilità della sua giunta per aver avallato il piano energetico regionale dell’esecutivo Serracchiani, che ha consentito il funzionamento della centrale a carbone sino al 2025 e che è la fonte delle difficoltà che la città ha dovuto attraversare in questi anni”.

Cisint ha inoltre precisato che il Consiglio comunale ha avuto modo di esprimersi chiaramente in merito alle priorità e alle condizioni per la riconversione del sito dell’impianto e su quelle basi, la giunta attuale ha tenuto un atteggiamento rigoroso a tutela degli interessi dei monfalconesi e ciò ha portato ai risultati sperati con l’accoglimento della Regione che ha garantito la chiusura anticipata e immediata della produzione a carbone, fatto eccezionale nel contesto attuale di crisi energetica, la totale bonifica dell’intero comprensorio.

Il tutto affinché le aree possano essere rese disponibili per importanti utilizzi pubblici a favore della comunità, con la costruzione di un polo nautico e di servizi legati all’innovazione, alla formazione e al turismo con nuove prospettive di sviluppo e occupazione e, infine, la previsione di un impianto di transizione energetica, di nuova generazione, il cui funzionamento sarà limitato alle esigenze dei picchi di fabbisogno di rete.

“Quest’ultimo – spiega ancora Cisint - è un fattore rilevante perché legato alla grande scommessa dell’Europa che vuole essere protagonista nell’impiego non marginale dell’idrogeno verde, pulito e non inquinante e inserisce in tal modo la regione e il nostro territorio nel percorso virtuoso stabilito dalla strategia di de-carbonizzazione attraverso l’impiego di fonti alternative sostenibili. In questo senso sarà un impianto profondamente innovativo che rientra nel programma della North Adriatic Hydrogen Valley.

Il provvedimento della Regione, che ha colto le preoccupazioni dell’Amministrazione comunale, è una svolta straordinaria per la città da tutti i punti di vista, compreso quello della sostenibilità”. “Morsolin e la sinistra, che per decenni si sono dimostrati incapaci a gestire in nodo energetico cittadino, possono alimentare tutte le polemiche che vogliono, ma non sono credibili di fronte alla realtà dei fatti e dei risultati conseguiti dall’attuale amministrazione” così il sindaco in chiusura”.

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