Moretti a Fasan e Cisint: «Ipocrisia e arroganza sul no agli spazi per la Festa del Sacrificio»

Moretti a Fasan e Cisint: «Ipocrisia e arroganza del Comune sul no agli spazi per la Festa del Sacrificio»

LA NOTA

Moretti a Fasan e Cisint: «Ipocrisia e arroganza del Comune sul no agli spazi per la Festa del Sacrificio»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 31 Mag 2025
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Il consigliere Pd attacca l’ex sindaco di Monfalcone per le parole rivolte alla comunità musulmana, «i parroci hanno applicato il Vangelo, lei alimenta divisioni».

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«L'ipocrisia dell'ex sindaca Cisint nel commentare la scomparsa di Papa Francesco poche settimane fa, o dall'altro versante l'esibizione del crocifisso o di altri simboli religiosi usati spesso da parte di autorevoli leghisti, si evidenzia in tutta la sua chiarezza nelle dichiarazioni di risposta alla richiesta di utilizzo di spazi pubblici per la Festa del Sacrificio. Quel "si arrangino" e ancora il "vadano nei comuni vicini" non solo sono offensivi e l'ennesimo voler scaricare sugli altri problemi propri, ma conferma la solita arroganza esplicitamente espressa anche nei confronti dei parroci di Monfalcone e del territorio vicino, "colpevoli" secondo lei di aver concesso spazi di proprietà delle Parrocchie». È l’intervento del consigliere comunale del Pd, Diego Moretti dopo l’annuncio, manifestato dai parroci di Monfalcone don Flavio Zanetti e don Paolo Zuttion, che accoglieranno la Preghiera del Sacrificio del 6 giugno nei propri spazi esterni.

«Peccato per lei, che i Parroci, con lungimiranza e coerenza, non abbiano fatto altro che applicare il Vangelo, dimostrando rispetto per gli altri, tolleranza e serietà. Lo stesso ha fatto il sindaco di Staranzano: entrambi permetteranno con le loro decisioni un momento di preghiera collettiva ai fedeli musulmani il prossimo 6 giugno». Poi l’appello finale: «Se da un lato i Centri Culturali sono oggetto delle sentenze del Consiglio di Stato e devono adeguarsi alle medesime, rimane per l'Amministrazione Fasan in tutta la sua attualità il tema della scelta di un luogo di preghiera collettiva: risolva la questione "preghiera per i musulmani" con il dialogo e il confronto con le comunità presenti in città, non scarichi su altri problemi che spetta a loro risolvere, non continui ad alimentare ostilità e conflitti dannosi per tutti, in primis per la città».

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