Monsignor Redaelli a Monfalcone per la Madonna della Salute, «la comunità sia artigiana di amicizia e di pace»

Monsignor Redaelli a Monfalcone per la Madonna della Salute, «la comunità sia artigiana di amicizia e di pace»

LA FESTA PATRONALE

Monsignor Redaelli a Monfalcone per la Madonna della Salute, «la comunità sia artigiana di amicizia e di pace»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 21 Nov 2025
Copertina per Monsignor Redaelli a Monfalcone per la Madonna della Salute, «la comunità sia artigiana di amicizia e di pace»

Affollata la celebrazione delle 14.30, partecipata la processione. I Campanari Bisiachi ritornano a suonare i sacri bronzi di Sant’Ambrogio.

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Duomo di Sant’Ambrogio gremito oggi, venerdì 21 novembre, a Monfalcone per la tradizionale Santa Messa in onore della Madonna della Salute, patrona della città. La solenne concelebrazione eucaristica delle 14.30 è stata presieduta dall’arcivescovo di Gorizia, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli. Accanto a lui, il vicario generale don Paolo Luigi Zuttion, il parroco don Flavio Zanetti e i sacerdoti della città. Alla buona riuscita della festa patronale hanno collaborato tutti i gruppi parrocchiali della catechesi, le associazioni di Scout e Azione Cattolica, la Banda Civica e il gruppo dei Campanari Bisiachi che dopo diversi anni sono ritornati a suonare a mano i sacri bronzi della torre campanaria. Presenti anche le autorità civili e militari. Hanno preso parte al rito, il sindaco Luca Fasan e l'europarlamentare Anna Maria Cisint.

Partendo dal racconto del «momento di grazia vissuto ad Assisi» con i vescovi della Cei e con Papa Leone XIV riunitisi al Sacro Convento di Assisi per pregare sulla tomba di San Francesco, il presule ha preso in considerazione alcuni spunti lanciati nel discorso del Pontefice. Il primo: la pace per dire no a linguaggi violenti e alla «solitudine che consuma la speranza». Da questo, l’esortazione di monsignor Redaelli ad essere «artigiani di amicizia e di pace» e a coltivare la fraternità, «un impegno di accoglienza valido anche per Monfalcone».

Passando al secondo tema, quello della sinodalità, il celebrante si è rivolto più specificamente alla comunità cristiana. Quindi l’invito a non cedere a chiusure e ad aderire alla comunione «come Maria al cenacolo». Il terzo tema toccato nell’omelia è stato l’inserimento della Chiesa nella società. Usando ancora una volta le parole di Papa Leone, riferendosi alla promozione dell’umanesimo integrale», monsignor Redaelli ha insistito sull’impegno della città che – appunto - non deve lasciare spazi alle solitudini ma «capire dove sta la ricchezza». Dove, se non nell’amore? Tutto questo richiede fatiche e responsabilità. Solo così si potrà essere «artigiani di pace e d’amore». Al termine della Santa Messa ha avuto luogo la processione che ha percorso le vie del centro cittadino.

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