Monfalcone, al via un progetto di housing sociale per le donne vittime di violenza

Monfalcone, al via un progetto di housing sociale per le donne vittime di violenza

La richiesta di contributo

Monfalcone, al via un progetto di housing sociale per le donne vittime di violenza

Di Redazione • Pubblicato il 02 Feb 2022
Copertina per Monfalcone, al via un progetto di housing sociale per le donne vittime di violenza

Una sinergia tra l'associazione Da Donna a Donna e l'amministrazione comunale consentirà di migliorare l'accoglienza e la protezione, per non lasciare sole le vittime.

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In sinergia con l’Associazione “Donna a donna”, l’Amministrazione comunale di Monfalcone ha presentato una richiesta di contributo alla Direzione regionale della sanità e delle politiche sociali per il progetto “Dalla violenza all’Autonomia: Le Ali della Libertà”, rispetto alla L.R. 12/2021, per l'accoglienza, la protezione e lo sviluppo di progetti a favore delle donne che hanno subito violenza.

Il principale obiettivo dell'Amministrazione è quello di stimolare l'assunzione di consapevolezza in tutte le donne, soprattutto in quelle che hanno subito o subiscono violenza, tramite una serie di azioni da attivare per preservare la propria incolumità, utilizzando gli strumenti messi a loro disposizione dagli Enti territoriali e dalle forze dell’ordine.

“Le donne che subiscono violenza non devono essere lasciate mai sole, sia nell’affrontare l’atto di coraggio della denuncia ma anche nella ricostruzione e nel raggiungimento di un’autonomia” ha sottolineato il sindaco Anna Cisint. “Siamo più che mai convinti, con l’Assessore Garimberti, di sostenere il progetto dell’Associazione ‘Donna a donna’ e lavoreremo sempre in prima linea per supportare le persone più fragili.”

Il contributo richiesto per un valore di 185mila euro prevede la realizzazione di un sistema di housing sociale per donne e minori che subiscono violenza, presso la Casa di Transizione; il proseguimento dei percorsi di accompagnamento e di sostegno all'autonomia delle donne accolte; l’adeguamento degli spazi in base ai progetti formativi e laboratoriali offerti rispettando le disposizioni anti covid-19; la gestione della manutenzione ordinaria del giardino e della casa di transizione incluse sanificazioni degli spazi; il riavvio, nel rispetto della normativa anti-covid-19, di attività ludiche, educative e ricreative per i figli minori delle donne del territorio; la riattivazione di gruppi di empowerment, di auto-aiuto e scambio di competenze tra donne; il proseguimento di laboratori gestiti dalle volontarie dell'Associazione e del Privato sociale del territorio; l’avvio secondo modulo del corso strutturato di imprenditoria femminile; l’avvio secondo modulo corso di sartoria avviato nel 2021.

Rispetto all'importo richiesto quale finanziamento, solo una parte potrebbe essere riconosciuta quale contributo, che comunque permetterà la realizzazione di una quota del progetto avente una propria autonomia funzionale ed operativa.  

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