A MARINA JULIA
Monfalcone, un totem e un ledwall raccontano la Cavana grazie al progetto europeo Grennat

Le strumentazioni valorizzeranno le bellezze del sito legato al litorale. Fasan: «Zone naturali da tutelare, valorizzare e rispettare».
Migliorare la biodiversità di fauna e flora attraverso una collaborazione transfrontaliera: è questo l’obiettivo del progetto Grennat, ormai giunto alle fasi conclusive dopo l’avvio delle sue attività nel luglio 2023 nato grazie ad un finanziamento proveniente dall’Unione Europea. Un grande programma da 743mila euro che ha visto nelle aree interessate Italiane e Slovene un importante punto di riferimento per lo sviluppo di azioni concrete a favore della tutela e della valorizzazione ambientale.
«Il tema della tutela del nostro territorio è importantissimo - racconta il sindaco di Monfalcone Luca Fasan - le zone naturali di Monfalcone sono da valorizzare e rispettare»
Il progetto - targato Interreg - affronta infatti sfide comuni a tutta l’area del programma Italo-sloveno, seguendo le politiche europee volte a migliorare lo stato della biodiversità nelle aree Natura 2000 e in altri luoghi prioritari per la conservazione della biodiversità.
L’obiettivo principale è quello di rafforzare la pianificazione transfrontaliera di lungo termine delle infrastrutture verdi, incentivando lo sviluppo sostenibile delle aree protette e aumentando la visibilità e la diffusione dei risultati in modo da garantire il trasferimento e il riutilizzo anche in altre aree del programma.
Un programma apprezzato e sostenuto anche dal consigliere delegato all’economia blu Anna Maria Cisint, che ha definito lo svolgimento del progetto formato da «un gruppo di lavoro eterogeneo e allo stesso tempo omogeneo, che ha saputo valorizzare le aree interessate e ha funzionato benissimo».
Il progetto ha generato anche molti effetti positivi a livello transfrontaliero, favorendo la progettazione di infrastrutture verdi e punti informativi, la promozione dei servizi ecosistemici, una gestione più efficace delle aree protette e lo scambio di buone pratiche tra partner. I risultati ottenuti sono destinati non solo alle istituzioni e agli enti locali, ma anche alla cittadinanza, promuovendo una cultura della sostenibilità e della tutela ambientale.
L’ha definita «un’eccellente cooperazione» la Project Manager Mateja Zoratti del Comune di Nova Gorica, partner capofila del progetto.
Altre voci dalla Slovenia si sono fatte sentire all’interno dell’Infopoint di Marina Julia, Polonca Vodopivec del Comune di Aidussina e Tina Gabrec del Comune di Merna Castagnevizza hanno infatti espresso all’unanimità l’apprezzamento per la virtuosità del progetto e per la sua «efficiente applicazioni sui territori italiani e sloveni».
Il Comune di Monfalcone ha partecipato a diverse iniziative previste dal progetto. Tra queste, la partecipazione al convegno sui siti Natura 2000 tenutosi al Castello sloveno di Rihemberk, durante il quale ha presentato il sito della Cavana di Monfalcone, e le attività educative rivolte a bambini e ragazzi nell’ambito di un evento tenuto ad Aidussina. Inoltre, Monfalcone ha preso parte all’inaugurazione dell’Infopoint di Sagrado, realizzato grazie ai fondi del progetto.
Con un budget di investimento pari a 35mila euro, il Comune ha anche realizzato il sentiero didattico della Cavana di Monfalcone, corredato da una mappa dove sono segnalati tutti i percorsi accessibili a piedi e in bicicletta, collegati alla ciclabile FVG2 e l’Infopoint digitale Natura 2000, situato presso l’Infopoint di Marina Julia, che grazie a un totem touchscreen e ledwall consente di accedere ai contenuti informativi del progetto, alle attività dei partner e ad approfondimenti sul sito Natura 2000 della Cavana.
All’evento erano presenti anche Silvia Caruso e Daniele Luis, quest’ultimo direttore del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia, Edoardo Rigoni, responsabile della Bonifica del Veneto Orientale e Giovanna Colautti, in veste di project manager del Comune di Monfalcone.
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