IL FATTO
Monfalcone, sventata truffa telefonica a danni di anziani lo scorso 15 settembre

Una coppia di coniugi non cade nell’inganno di un uomo che si era spacciato per il Maresciallo dei Carabinieri, intimando la consegna dei gioielli a un incaricato del Tribunale, e grazie alla prontezza nel contattare il 112 permette l’arresto dei truffatori.
Nel primo pomeriggio del 15 settembre 2025, una coppia di anziani residenti nel centro di Monfalcone ha allertato il numero di emergenza 112 segnalando di essere stata vittima di una truffa in corso.
Un uomo, spacciandosi per un Maresciallo dei Carabinieri, ha telefonato loro intimando di consegnare tutti i gioielli presenti in casa a un incaricato del Tribunale di Trieste. Il presunto truffatore ha spiegato che l’operazione era necessaria per confrontare i loro beni con quelli provenienti da una rapina avvenuta recentemente in una gioielleria a Trieste.
La signora ha subito proposto di portare i gioielli direttamente presso la caserma Carabinieri di via Sant'Anna, ma il malfattore, per rafforzare la sua richiesta ed evitare che la donna si recasse dai veri Carabinieri, ha aggiunto che nella rapina era coinvolta anche una BMW intestata al marito, e che quindi un “perito” doveva entrare in casa per verificare la situazione.
Sospettosa e determinata a non cadere nella truffa, la signora ha chiuso la conversazione e, approfittando del fatto che il marito fosse al telefono con l’altro complice, ha chiamato immediatamente il "112". Nel frattempo, uno dei truffatori si è presentato davanti all’abitazione, suonando il campanello con insistenza, pertanto i coniugi, per guadagnare tempo, non hanno aperto la porta, adducendo problemi di deambulazione, consentendo così l'intervento tempestivo dei Carabinieri.
Arrivati sul posto, i militari hanno arrestato i due presunti truffatori: uno è stato trovato davanti alla porta, mentre l’altro è stato fermato poco distante a bordo di un'auto, in attesa di fuggire con il complice.
Gli accertamenti successivi hanno confermato l’intento fraudolento dei due, che sono stati arrestati con successiva convalida dell’arresto presso il Tribunale di Gorizia, applicando nei confronti di uno dei malviventi gli arresti domiciliari e nei confronti dell'altro l’obbligo di dimora con permanenza notturna in casa.
Questa vicenda dimostra l'importanza della campagna di sensibilizzazione avviata dai Carabinieri della provincia di Gorizia contro le truffe agli anziani. Gli incontri informativi organizzati sul territorio, nelle sale comunali e parrocchiali, hanno lo scopo di educare gli anziani a riconoscere i segnali delle truffe, spesso basate su tecniche subdole che fanno leva sulla fiducia e sulla sensibilità emotiva delle vittime.
Fortunatamente, grazie alla prontezza della coppia, la truffa è stata sventata.
Si precisa che, per i fatti indicati, il procedimento si trovi ancora in fase di indagine e che le persone indagate hanno diritto a non essere considerate/indicate colpevoli sino a quando la responsabilità non sia stata accertata con sentenza o decreto di condanna irrevocabili.
Foto d'archivio Il Goriziano
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