Monfalcone ridisegna il commercio con 8 comuni, fondi ad aziende e ambiente

Monfalcone ridisegna il commercio con 8 comuni, fondi ad aziende e ambiente

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Monfalcone ridisegna il commercio con 8 comuni, fondi ad aziende e ambiente

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 13 Mag 2023
Copertina per Monfalcone ridisegna il commercio con 8 comuni, fondi ad aziende e ambiente

La realtà presentata questa mattina: 450mila euro destinati alle imprese, 240mila alle migliorie ambientali e 270mila in comunicazione digitale.

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Il progetto per la realizzazione del Distretto commerciale del Punto più a Nord del Mediterraneo ha preso forma, è stato scritto e ora attende l’ok della Regione. Dopo più di un anno di lavoro che ha visto l’impegno profuso da 8 comuni e 7 associazioni di categoria, il risultato è stato presentato questa mattina in municipio a Monfalcone. “I comuni del territorio – sono le parole del sindaco Anna Maria Cisint - fanno squadra per cogliere un’opportunità da non perdere”. Alla storicità delle relazioni pregresse tra le varie città, si sono quindi aggiunte altre amministrazioni e si sono ampliate le relazioni con le associazioni di categoria delle province di Gorizia, Trieste con Pordenone e Udine.

Monfalcone è il comune capofila di questo distretto. “Abbiamo voluto dare un valore simbolico a questa realtà – spiega ancora Cisint – tutte le giunte hanno approvato un atto propedeutico necessario per andare nella direzione di questo nuovo obiettivo. Questa misura, se approvata dal governo regionale, coinvolgerà più di 91mila cittadini e più di 5mila tra imprese ed artigiani dei territori coinvolti. Cosa garantirà la costituzione di questo distretto? Gli obiettivi comuni di questa iniziativa sono la partecipazione al bando per le imprese volto alla digitalizzazione e allo sviluppo sostenibile".

"Inoltre, verranno favoriti il marketing territoriale e il rinnovo dell’ambiente urbano". Com’è stato possibile istituire questo soggetto? A permetterlo è stata la legge regionale 3 del 22 febbraio 2021 – detta “SviluppoImpresa” - contenente disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile verso una nuova economia del Friuli Venezia Giulia. Il testo vigente dal 7 marzo scorso, disciplina le misure per la modernizzazione e la crescita del sistema economico regionale, al fine di dotarlo di una maggiore resilienza, favorirne lo sviluppo qualitativo, sostenibile e partecipato.

Il valore totale distrettuale è di 960mila euro di cui 450mila saranno destinati alle imprese, 240mila serviranno per provvedere alle migliorie ambientali e i restanti 270mila verranno investiti nella comunicazione digitale. Tutto il progetto mira ad aiutare la redditività d’impresa, a consentire lo sviluppo delle Smart City e a stimolare percorsi di shopping. “Sarà consentito ai cittadini di poter contare sulle imprese del territorio e di sostenerle. Si renderà possibile anche il nuovo mercato diffuso 5.0” così in conclusione il sindaco. Per conto della Regione, all’incontro erano presenti il consigliere della Lega Antonio Calligaris e l’assessore al patrimonio Sebastiano Callari.

Non sono mancati alla riunione l’assessore comunale al commercio Luca Fasan, il segretario generale Luca Stabile e il comandante della polizia locale Rudi Bagatto: tutti loro hanno lavorato insieme alla squadra. “La legge regionale che ha permesso di proporre questo distretto – spiega il consigliere regionale Calligaris – ha l’obiettivo di creare una struttura per sostenere il piccolo commercio attraverso la digitalizzazione. Storia, commercio, cultura e socialità sono così messe insieme a sostegno degli operatori”. “Questa legge regionale – sono le parole di Callari – è stata la pietra miliare della scorsa legislatura".

"Tanti comuni diversi dal punto di vista politico si sono dimostrati uniti per offrire una nuova visione del benessere territoriale”. Per Callari inoltre le parole chiave sono sviluppo, competitività e collaborazione a livello di Area Vasta. “Oggi abbiamo creato nuove vie di comunicazione, questo è un treno che non possiamo perdere” così in chiusura l’assessore al patrimonio della Regione.

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