Monfalcone, ‘Puliamo il Mondo 2025’ coinvolge scuole e associazioni del Goriziano: 8 le località interessate

Monfalcone, ‘Puliamo il Mondo 2025’ coinvolge scuole e associazioni del Goriziano: 8 le località interessate

L’INIZIATIVA DI LEGAMBIENTE

Monfalcone, ‘Puliamo il Mondo 2025’ coinvolge scuole e associazioni del Goriziano: 8 le località interessate

Di REDAZIONE • Pubblicato il 27 Ott 2025
Copertina per Monfalcone, ‘Puliamo il Mondo 2025’ coinvolge scuole e associazioni del Goriziano: 8 le località interessate

Dal Lido di Staranzano a Porto Buso, dal Parco del Carso Monfalconese a San Canzian d’Isonzo e Ronchi dei Legionari fino a Gradisca, l’iniziativa ha visto cittadini e studenti impegnati nella pulizia del territorio e nella promozione del rispetto per l’ambiente.

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Si è conclusa il 18 ottobre la serie di iniziative di Puliamo il Mondo 2025, a partire da fine settembre e protrattasi in ottobre con 8 attività di rimozione dei rifiuti abbandonati, in collaborazione con Comuni, Istituti scolastici, altre associazioni ed Isontina Ambiente. Sono stati interessati vari ambienti del territorio, ad iniziare dal Lido di Staranzano, dove 35 alunni di due classi di prima media del locale I.C. Alighieri hanno raccolto una discreta quantità di rifiuti, tra i quali parecchie boe, polistirolo in frantumi, reti e nasse, analogamente al bottino raccolto dai 37 alunni di due classi prime della locale scuola media di Grado a Punta Barbacale.

È stato condotto un intervento nell’isola litoranea di Porto Buso, durante il quale una trentina di soci della Rosa dei Venti hanno raccolto e trasportato a terra con le imbarcazioni una considerevole quantità di rifiuti di vario tipo, tra cui numerose bottiglie di vetro e materiali plastici dispersi da anni, fonte di microplastiche. La situazione di degrado e pericolo ambientale richiede, oltre a un ulteriore intervento di rimozione già in fase di programmazione con l’amministrazione comunale, una riorganizzazione dell’asporto dei rifiuti dalle isole, con responsabilizzazione di proprietari e aziende, e un monitoraggio costante della situazione.

Il Parco del Carso Monfalconese è stato oggetto dell’intervento di una quarantina di ragazzi di tre classi seconde dell’ISIS Pertini di Monfalcone. Anche in questo caso la quantità di rifiuti raccolti, spesso nascosti tra la vegetazione o resi evidenti nelle zone percorse dai recenti incendi, è stata ingente, segno della necessità di intervenire con azioni di educazione e responsabilizzazione, anche per far conoscere le bellezze naturali e paesaggistiche del luogo, far crescere la consapevolezza che l’abbandono di rifiuti provoca degrado e danno ambientale.

I 65 alunni delle classi prime della scuola media di San Canzian d’Isonzo hanno passato al setaccio le aree verdi del capoluogo, l’Area dei Brechi e il Parco del quartiere Fratelli Cervi. Il “bottino” rilevato si è rivelato poco significativo, a dimostrazione dell’attenzione della popolazione del rione verso l’ambiente e dell’efficacia, negli anni, dell’azione educativa sulla corretta differenziazione dei rifiuti, proposta agli alunni attraverso il gioco “Questo dove lo metto?”. Particolarmente apprezzato è stato l’intervento di Damiano Baradel del Centro per il recupero della fauna selvatica ed esotica di Terranova, che ha restituito la libertà a due rapaci curati, mostrando agli studenti gli effetti della crisi climatica sulla fauna selvatica.

Per le vie e piazze di Ronchi dei Legionari si sono avventurati, in due diverse giornate, una trentina di bambini di due classi quinte della Scuola Primaria Sorli di Vermegliano e 75 ragazzi delle tre terze della scuola media Da Vinci. Si è potuto osservare che le strade più trafficate e i parcheggi dei supermercati rappresentano luoghi privilegiati per l’abbandono di rifiuti, così come la strada che affianca la ferrovia. Soprattutto nei pressi di locali pubblici e accanto alle panchine, si è constatata la pessima abitudine di gettare a terra i mozziconi di sigarette, raccogliendone a centinaia.

Il 18 ottobre ha visto la partecipazione all’azione di pulizia, organizzata dal Comune di Gradisca in collaborazione con la direzione del CARA, di un centinaio di ospiti migranti, oltre che di un gruppo di ragazzi del doposcuola dell’associazione School of Peace e di alcune associazioni locali. Con determinazione si sono tutti messi all’opera per ripulire le sponde dell’Isonzo, l’area del centro commerciale La Fortezza ed altre vie adiacenti. La quantità dei rifiuti raccolti è stata davvero ingente, ed oltre alle esorbitanti quantità di bottiglie di plastica e vetro e di altri contenitori, i 3 copertoni di camion rimossi dalle sponde dell’Isonzo confermano che la pratica dell’abbandono è ancora diffusa.

Infine, Legambiente dedica un plauso ed un ringraziamento ai Comuni di Staranzano, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, Grado e Gradisca che hanno aderito e sostenuto la campagna, ai dirigenti e docenti degli Istituti scolastici che hanno partecipato, a Isontina Ambiente che come sempre, ha provveduto a prelevare e conferire correttamente i rifiuti raccolti, alla direzione del CARA, alle associazioni che hanno aderito alla campagna e a tutti gli studenti ed i volontari che, con il loro impegno ed il loro esempio, hanno contribuito a rendere il territorio più pulito.

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