Monfalcone, il pronto soccorso torna ai livelli di pre-pandemia con 38mila accessi

Monfalcone, il pronto soccorso torna ai livelli di pre-pandemia con 38mila accessi

I dati

Monfalcone, il pronto soccorso torna ai livelli di pre-pandemia con 38mila accessi

Di Redazione • Pubblicato il 15 Ago 2021
Copertina per Monfalcone, il pronto soccorso torna ai livelli di pre-pandemia con 38mila accessi

Durante una visita del sindaco Cisint e dell'assessore Michele Luise sono emersi gli ultimi dati riguardandi la struttura monfalconese. Il primo cittadino chiederà a settembre un incontro con la Regione per le esigenze del territorio.

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“Al Pronto Soccorso dell’ospedale di Monfalcone l’attività è già tornata a livelli pre-pandemia tra accessi annuali e quotidiani, corse delle ambulanze, personale medico per le emergenze”. A sottolinearlo è il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint. “C’è da essere orgogliosi di un servizio come quello offerto dal nostro ospedale, che serve anche zone dell’ex provincia di Trieste o della Bassa Friulana. In un territorio particolare come Monfalcone questi numeri sono simbolo di eccellenza e dedizione”, ha aggiunto, comunicando la decisione di un incontro a inizio settembre in Regione per discutere delle necessità territoriali in tema sanità.

Il Pronto Soccorso di Monfalcone torna a oltre 38mila accessi, più di cento pazienti ogni giorno, un numero pari alla tendenza di prima della pandemia, come è stato illustrato dal primario del servizio di emergenza Alfredo Barillari durante la visita del Sindaco e dell’assessore Michele Luise alla struttura.

Il Pronto Soccorso, anche con numeri così alti, continua a funzionare molto bene, confermando l’efficacia della Rau, ovvero la Rapid Assessment Unit, che assorbe ben il 30% degli accessi tra bianchi e verdi, i casi meno critici e le cui prestazioni sono differibili. Grazie alla Rau i tempi di attesa sono dimezzati e gli operatori riescono a lavorare in maniera più distesa, occupandosi per intero dei pazienti con patologie più serie, codice giallo (circa il 7% degli accessi) o rosso (meno di un paziente al giorno). Si riesce così a far fronte anche alle ore “di punta” del Pronto Soccorso che tradizionalmente sono le dieci di mattina e le sei di sera.

Nell’incontro è stata valutata anche la condizione del servizio delle ambulanze che attualmente tra le sette di mattina e le nove di sera a Monfalcone sono due. Avanzando la possibilità di implementare ulteriormente questo servizio, il Primo Cittadino ha annunciato un incontro a settembre con la Regione e il direttore generale di Asugi, Antonio Poggiana, durante il quale si discuterà anche dell’imminente pensionamento di un gran numero di medici che non trova ricambio.

La visita al Pronto Soccorso si è conclusa con una discussione sugli otto defibrillatori semiautomatici, già posizionati o che stanno venendo installati in centro città in questi giorni, nei luoghi più frequentati e nei rioni. “Importantissimo imparare ad utilizzare questi strumenti che possono davvero salvare la vita di una persona. Abbiamo già trovato un accordo con la Croce Rossa e a breve partiranno i corsi, ai quali certamente parteciperò”, ha concluso il Sindaco Cisint.  

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