Monfalcone, i Progressisti sull’abbandono scolastico: «Strumentalizzazioni dal centrodestra»

Monfalcone, i Progressisti sull’abbandono scolastico: «Strumentalizzazioni dal centrodestra»

L’INTERVENTO

Monfalcone, i Progressisti sull’abbandono scolastico: «Strumentalizzazioni dal centrodestra»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 18 Feb 2025
Copertina per Monfalcone, i Progressisti sull’abbandono scolastico: «Strumentalizzazioni dal centrodestra»

Secondo il consigliere Strukelj la giunta ignora il tema e critica l’atteggiamento contraddittorio di Fasan sul niqāb a scuola, «si sapeva tutto ma non si è fatto niente».

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La considerano una questione grave. Parlano di «Anni di silenzio sul gravissimo fenomeno dell’abbandono scolastico e sull’integrazione scolastica». I Progressisti per Monfalcone lanciano critiche al candidato sindaco del centrodestra Luca Fasan che «Si esibisce in un’acrobatica arrampicata sugli specchi per cercare di giustificare l’inazione della sua giunta». Il consigliere di minoranza Davide Strukelj punta dunque il dito contro il centrodestra accusandolo di «Sfruttare il tema per scopi elettorali senza avere mai mosso un dito per affrontarlo seriamente».

«Già nel febbraio 2024, durante un intervento in Consiglio comunale, avevamo denunciato l’assenza totale di misure contro l’abbandono scolastico nel Documento Unico di Programmazione – afferma Strukelj - pochi giorni prima, in una accorata conferenza stampa, il sindaco aveva denunciato il fenomeno dell’abbandono scolastico enfatizzando numericamente la sua portata dicendo “ne partono cento e ne rimangono venti”, sottintendendo che il tasso di abbandono scolastico delle ragazze straniere o figlie di stranieri sarebbe dell’ottanta percento. Tale informativa faceva riferimento a un presunto rapporto della Garante dell’Infanzia che avrebbe certificato il problema. Peccato che quel documento, da noi più volte richiesto, non esista, come la Garante stessa ha dovuto ammettere quando glielo abbiamo chiesto ufficialmente».

Dopo la visita della sottosegretaria all’Istruzione di Fratelli d’Italia «Fasan si affretta a riscrivere la storia – continua Strukelj - prima dice che il Comune era a conoscenza della situazione ma che non era così grave, poi si corregge via SMS dichiarando che l’amministrazione aveva sempre previsto che il problema si sarebbe verificato. Insomma, si sapeva tutto ma non si è fatto niente. Una gestione fallimentare. Se davvero avessero voluto affrontare il problema, avrebbero sostenuto il lavoro delle scuole, anziché fingere di scoprirlo solo quando serve come arma di propaganda». «Dopo che questa Giunta e la ex sindaco in primis hanno maldestramente fatto esplodere il tema della copertura del volto nelle scuole, ecco che comincia l’arrampicata sugli specchi.

Arrampicata che arriva in seguito allo spregiudicato utilizzo di questo tema, che dimostra solo il desiderio di fomentare il conflitto e accumulare consenso, senza la minima cura per le quattro ragazze adolescenti, proiettate sulla ribalta della stampa locale e nazionale senza la benché minima attenzione per la loro sensibilità».
Criticato anche il consigliere di Fratelli d’Italia Luca Zorzenon protagonista di quella che è stata definita «un’operazione di distrazione di massa» che «butta nella mischia il tema del niqāb e dello sport, cercando di spostare l’attenzione su altre questioni pur di evitare il vero nodo della questione: l’incapacità dell’amministrazione di gestire l’integrazione e prevenire l’abbandono scolastico».

Non sono mancati poi i riferimenti alle difficoltà dell’integrazione favorita «con il solo contributo della scuola, ma senza alcun supporto da parte dell’amministrazione», all’uso politico delle studentesse come bersagli da talk show e al personale scolastico che «si è trovato solo a gestire una situazione complessa, cercando soluzioni concrete per evitare il fallimento educativo di queste ragazze».Tra le azioni concrete e le sensibilità specifiche che i Progressisti ritengono necessari per la risoluzione dei fattori di crisi legati a queste tematiche, vanno considerati dei piani di supporto scolastico reali, con tutoraggi e interventi mirati, «un lavoro serio» con scuole e famiglie per garantire la piena inclusione educativa ed «investimenti veri» in formazione e progetti extrascolastici. «Un’amministrazione che prima ignora un problema, poi lo amplifica per ottenere consenso e infine cerca di scaricarlo su altri, è un’amministrazione che non merita di governare questa città» così in chiusura Strukelj.

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