Monfalcone, primi allestimenti alla Galleria Rifugio pronti nel 2025: «Luogo di generatore di memorie».

Monfalcone, primi allestimenti alla Galleria Rifugio pronti nel 2025: «Luogo generatore di memorie».

IL SOPRALLUOGO

Monfalcone, primi allestimenti alla Galleria Rifugio pronti nel 2025: «Luogo generatore di memorie».

Di S.F. • Pubblicato il 24 Ott 2024
Copertina per Monfalcone, primi allestimenti alla Galleria Rifugio pronti nel 2025: «Luogo generatore di memorie».

Riaperto il tunnel originario, in arrivo oggetti, sagome e dispositivi audio. Entro l’anno si ultimeranno pavimentazione e consolidamento delle pareti rocciose.

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Un percorso che collegherà la città al Carso attraverso un tunnel di 270 metri di lunghezza, 6 di larghezza e 4,5 di altezza, all’interno del quale verranno installati allestimenti che consentiranno di rivivere la storia della città e la vita dei suoi cittadini durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, attraverso un concept espositivo che si basa sull’idea di dare alla Galleria Rifugio, all’epoca utilizzata come rifugio antiaereo, un’identità immediatamente riconoscibile e innovativa.

Si è parlato di tutto questo ieri, mercoledì 23 ottobre - alla presenza del direttore dei lavori, architetto Roberto Mattarelli, del direttore del Consorzio Culturale del monfalconese, Roberto Del Grande, del dirigente dell’Area Cultura del Comune di Monfalcone, Marco Mantini, e dei tecnici della ditta ETT - al primo sopralluogo all’interno della Galleria, propedeutico alla realizzazione degli allestimenti che consentiranno ai visitatori di compiere un’esperienza immersiva nella storia della città nelle diverse fasi storiche vissute al suo interno.

Terminate le prime quattro fasi dei lavori strutturali, curate dalla ditta Cella Srl, che hanno di fatto permesso di riaprire il tunnel originario che collega il centro cittadino con il Carso, sarà ora possibile procedere con l’installazione degli allestimenti. Un percorso scandito da “tappe memoriali” nelle quali sarà possibile rivivere le esperienze del passato, sotto la guida di sagome “parlanti” raffiguranti figure umane, che “racconteranno” le testimonianze delle vicende accadute in quei luoghi e grazie ai pannelli espositivi con testi e racconti e aree sonore immersive che renderanno la visita ancora più coinvolgente.

«Abbiamo fortemente sostenuto il progetto di riapertura della Galleria Rifugio perché vogliamo restituire ai monfalconesi un pezzo importante della storia della nostra città - rileva l’assessore alle Priorità Strategiche per lo Sviluppo Urbano, Anna Maria Cisint - i visitatori potranno immergersi in un percorso che consentirà loro un viaggio all’interno di spazi intrisi del nostro passato, regalando un’esperienza quanto più possibile autentica e fedele alla realtà. Si tratterà non solo di un museo, ma soprattutto un luogo per trasmettere emozioni, capace non solo di contenere memorie, ma anche di generarne, in cui ognuno potrà elaborare le proprie riflessioni ed emozioni personali».

Gli oggetti esposti e le sagome parlanti saranno funzionali al coinvolgimento del visitatore, quindi non semplicemente descritti, ma interpretati e collegati ad avvenimenti vissuti dai testimoni di quello spaccato storico. Gli interventi per gli allestimenti si alterneranno all’ultima fase di lavori strutturali per la costruzione della pavimentazione e il consolidamento delle pareti rocciose già in corso. Lavori che hanno subito rallentamenti a causa delle operazioni di sminamento dell’area e che si concluderanno entro la fine dell’anno.

Il quadro economico degli allestimenti è pari a 135.000 euro Iva esclusa e verranno realizzati entro i primi mesi del 2025, quando la Galleria potrà essere aperta al pubblico. La realizzazione degli allestimenti - il cui progetto è stato elaborato dal Consorzio Culturale del Monfalconese insieme alle Università di Trieste, Udine e Lincoln - è stata affidata alla ditta ETT S.p.A., un’industria digitale e creativa internazionale che fornisce impianti comunicativi esperienziali e sistemi informativi complessi, con specifica esperienza nella realizzazione di allestimenti multimediali all’interno di tunnel e in contesti ambientali particolarmente difficili.

L’intera opera di riapertura e allestimento della Galleria Rifugio, del costo di 810.000 euro, rientra nel più ampio progetto integrato di sviluppo turistico sostenibile dell'area del litorale e carsica che la Regione ha finanziato con 11 milioni di euro. «Al recupero di questo luogo molto significativo stanno lavorando moltissime persone con l'obiettivo di concretizzare un progetto che è un mix di storia e di innovazione, pensato per tramandare soprattutto alle nuove generazioni uno spaccato di vita dei nostri antenati, come se ci fossero ancora loro a raccontare ciò che hanno vissuto» così in chiusura Cisint.

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