I NUMERI
Monfalcone, presenze in crescita per le visite combinate tra MuCa e Fincantieri. Cisint all'Azienda: «Potenzialità evidenti»

La consigliera con delega passa in rassegna le iniziative di rilancio turistico della città bisiaca ed invita l’azienda a «cogliere l’importanza di rilanciare il rapporto e il confronto con il Comune».
Crescono i numeri che sottolineano la crescita e lo sviluppo del turismo cittadino a Monfalcone: a rivelarlo è in una nota Anna Maria Cisint, consigliere con varie deleghe, fra cui quella all’Economia del Mare, che rileva come «l’intuizione avuta dopo l’inaugurazione del Museo della Cantieristica di abbinare la visita alla struttura con quella all’interno dello stabilimento navale si sta rivelando una carta molto importante».
«Nel 2024 le presenze sono state 1817, superando il numero record dell’anno precedente di 1.719 – dichiara Cisint – in prevalenza da altre regioni italiane e dall’estero. Numerosi sono stati i gruppi austriaci, croati e sloveni, ma spiccano anche un gruppo di architetti da Stoccolma e 21 presenze coreane».
Altro ingrediente del crescente successo della proposta monfalconese, secondo l’ex sindaca, è «il miglioramento degli orari da Trieste del Delfino Verde» – proprio sabato scorso il servizio di trasporto marittimo ha preso il via per l’estate 2025 -, che «consente di valorizzare ulteriormente le risorse della città».
Il Comune, fa inoltre sapere Cisint, «sta già lavorando per una campagna di promozione del MuCa durante l’evento della Barcolana» a Trieste. La nota della consigliera vuole poi portare agli occhi di Fincantieri le «evidenti potenzialità esistenti» legate all’allargamento delle iniziative fin qui citate: «Le giornate disponibili per l’ingresso al cantiere sono state solo 24, ciascuna caratterizzata da almeno due turni di visita», cita in riferimento alla visita combinata MuCa-stabilimento navale.
Peraltro, approfondisce ancora la consigliera, «i costi del pullman e quelli organizzativi e informativi, in capo all’Urp, continuano a essere a carico del Comune e solo in parte sono recuperati dal costo per i biglietti. Si tratta però di un investimento che consente di avere significative ricadute sui nostri esercizi pubblici, oltre che a far conoscere il nostro museo unico del genere a livello nazionale e sempre più anche internazionale».
«Dopo anni di incomunicabilità con il Comune – conclude così Cisint - Fincantieri dovrebbe cogliere l’importanza di rilanciare il rapporto e il confronto con l’amministrazione comunale, a partire ovviamente dai temi del lavoro e dei fabbisogni occupazionali in vista delle nuove commesse e tenendo conto delle ricadute che le scelte della società vengono ad avere per il contesto locale».
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