Maratona bilancio a Monfalcone, nove milioni di euro in Aula

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Maratona bilancio a Monfalcone, nove milioni di euro in Aula

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 26 Ott 2023
Copertina per Maratona bilancio a Monfalcone, nove milioni di euro in Aula

Oggi la prima giornata della maratona in Aula sul bilancio, annunciati gli investimenti. L'opposizione: «Costo dei rifiuti in aumento per 1,4 milioni».

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“Abbiamo appena approvato una variazione al bilancio di quasi 9 milioni di euro, di cui 4 provengono dal Ministero dell’Ambiente per risanare un’area di 40 mila metri quadrati e ringrazio il viceministro Vannia Gava per il supporto sempre attivo nei confronti della nostra comunità” afferma il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint, a margine del consiglio comunale di stamattina. “Abbiamo inserito anche un milione di euro per i lavori di riqualificazione dell’impianto sanitario e delle tubature delle nostre Terme Romane".

"Ringrazio il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, e il capogruppo regionale della Lega, Antonio Calligaris”. Nella riunione in Aula, che proseguirà anche domani, sono state destinate pure altre risorse per strade, marciapiedi e sicurezza ambientale. "Il momento del bilancio rappresenta il cardine attorno cui si possono valutare, pienamente e oggettivamente, le capacità del fare e la concretezza dei cambiamenti che stanno trasformando la città".

Gli investimenti
"A un anno dalle elezioni - ancora Cisint -, Monfalcone può contare su un bilancio corrente che è un modello a livello regionale e continua a mettere in campo una mole di investimenti che non ha eguali in passato, frutto della nostra capacità progettuale premiata dalla Regione, dal Pnrr e a livello comunitario”. Rispetto agli interventi della minoranza, “assistiamo alla povertà delle polemiche dell'opposizione e alla mancanza di proposte, come succede nelle affermazioni sui rifiuti. Abbiamo reso la città pulita e decorosa senza gravare sui cittadini e le loro polemiche pretestuose ci fanno solo ricordare i tempi bui della Monfalcone gravata dalle immondizie abbandonate nelle strade”.

“Con questa manovra diamo corpo anche ad un ulteriore e importante piano di investimenti: un milione sulle Terme, di importante richiamo turistico e sanitario, 500mila euro per il prato sintetico e l’illuminazione dello Stadio Boito, 4 milioni e 59mila euro per la riqualificazione dei siti orfani per bonifica della zona est delle Terme”. Sulle spese correnti, la prima cittadina ha invece sottolineato l'impegno e la vicinanza intrapresi verso i soggetti deboli.

Altre misure sono state destinate anche alla valorizzazione del commercio, con 515mila euro destinati ai distretti e ancora, 50mila per la sicurezza cittadina e 250mila per l’adeguamento all’assistenza agli affitti. “I fatti sono questi – conclude Cisint - e hanno dei numeri. Al concreto l’opposizione dimostra ancora una volta di saper contrapporre solo chiacchiere e posizioni ideologiche pregiudiziali che danneggiano gli interessi del territorio”.

L'opposizione
"La variazione di bilancio è un atto politico precisa - rileva la consigliera de La Sinistra, Cristiana Morsolin - non abbiamo votato contro i soldi stanziati, ma per noi con questi provvedimenti si naviga a vista. In campagna elettorale, il centrodestra parlava della piscina all'interno delle Terme Romane, invece siamo ancora alla riparazione delle tubature marce". Dall'opposizione, l'ex candidata sindaco nota "una mancanza di visione nelle scelte".

"Sul tema della casa - prosegue l'esponente di minoranza - ho richiamato i dati Istat pubblicati ieri sulla povertà. Si pensi che il 45% delle persone in povertà assoluta, vive in affitto. La nostra città ha un'alta densità abitativa e in questa variazione non c'è niente di più di un adeguamento al fabbisogno del contributo affitti". Altro punto di grande sensibilità per Morsolin è la Tari. "I costi di gestione dei rifiuti - conclude Morsolin - sono aumentati di 1,4 milioni euro. Se divisi tra i cittadini, quindi tra le 13.400 utenze domestiche, avremmo potuto aiutare le famiglie in difficoltà"

Critica anche la reazione della capogruppo Pd, Lucia Giurissa, che ha manifestato dubbi sulla gestione delle partecipate sulle quali per la dem "è stata fatta terra bruciata. Sulle Terme Romane, abbiamo chiesto conto delle questioni annunciate ma non abbiamo ricevuto risposte da sindaco e giunta. Abbiamo chiesto se c'è una contezza dei ritardi che ci sono sulle opere come la realizzazione delle piste ciclabili, in particolare sui percorsi tra casa e scuola che non abbiamo ancora visto compiuti o le vecchie promesse sulla bonifica dei terreni vicini alle Terme". E sull'istituzione dei distretti commerciali, Giurissa si domanda: "Quale fine hanno fatto i progetti precedenti?"

Foto di archivio

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