Monfalcone, è polemica sul rifiuto di Fasan al confronto pubblico

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LE REAZIONI

Monfalcone, è polemica sul rifiuto di Fasan al confronto pubblico

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 17 Mar 2025
Copertina per Monfalcone, è polemica sul rifiuto di Fasan al confronto pubblico

Il diniego all’incontro con Moetti e Konate accende il dibattito. Morsolin e Saullo, «è il sale della democrazia». Moretti, «continua a fuggire».

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Il rifiuto al confronto pubblico tra la cittadinanza e con i concorrenti Moretti e Konate da parte del candidato di centrodestra Fasan, fa discutere e genera reazioni. «È il sale della democrazia, almeno fino al mondo prima di Trump – sono le parole dei candidati di Monfalcone Civica e Solidale, Morsolin e Saullo - anche se a dirla tutta anche Trump non si è sottratto al confronto con l'avversario. Monfalcone non è certo gli Stati Uniti, ma anche in Comuni più piccoli come lo scorso anno a Staranzano o in comuni grandi come a Pordenone in questi giorni, c’è un normale confronto tra candidati sindaci».

Ricordando che già nel 2022 il centrodestra ha rifiutato i confronti pubblici, Morsolin e Saullo rilevano che Monfalcone così «sembra una città sganciata dal mondo reale e sospesa in un’altra dimensione». «I più si chiedono di cosa ha paura questo candidato che sarebbe alla sua prima prova come sindaco se è così sicuro della sua proposta e della sua persona tanto da definire l'avversario “non all'altezza” senza averlo nemmeno sentito – affondano - il confronto dovrebbe essere una passeggiata per chi sostiene di aver governato bene, ma questa sicumera stride con il fatto che neppure nelle loro conferenze stampa sono ammesse le domande dei giornalisti».

Gli esponenti della civica, invitano poi a tener presente quale sia l’elemento fondamentale legato alla questione: per chi viene fatto il confronto? «Che non sono certo i candidati, ma i cittadini tutti. Dovrebbero essere infatti i cittadini e le cittadine monfalconesi il centro di questa vicenda». «Forse loro avrebbero diritto di conoscere i contenuti della proposta politica che non può basarsi solo su quanti aperitivi si sono bevuti nei bar della città, qualità probabilmente non indispensabile per governare – continuano – i cittadini avrebbero diritto e voglia di sapere le posizioni dei candidati sulla sanità ad esempio, cosa intendono fare nei rapporti con Fincantieri, quale posizione hanno sulle scuole e sui temi più interessanti per la vita di una città».

«Ci auguriamo che questo confronto si faccia, promosso da terze parti, come negli anni prima di Cisint hanno fatto la stampa, le Acli e Ascom. Quest’ultima, in realtà, è stata l’unico soggetto che lo fece anche nel 2022. Chi lo ritiene inutile, a quel punto, potrà sempre scegliere di stare a casa. Accettare un confronto alla pari sarebbe un atto di rispetto e trasparenza per la città».

Attraverso i suoi canali social, il candidato di centrosinistra Moretti commenta: «Fasan continua a fuggire». «Questa è la fuga dal confronto da parte del candidato “burattino” – sono le parole del dem – lui non si abbassa a parlare con chi non ha il pedigree che lui stesso ritiene opportuno, dando patenti a chi è degno di parlare con lui o meno, una follia. La spocchia e l’arroganza continuano a contrassegnare il modo di porsi con chi, lui e i suoi compagni di merende, ritengono un nemico e non un avversario politico e che rappresenta un grave segnale di intolleranza, già ampiamente dimostrato in questi anni». «Riscontro assenza di equilibrio e nessuna garanzia di dialogo, l’esatto contrario di quello di cui Monfalcone ha bisogno» conclude Moretti. Contattato dalla nostra redazione in merito, Konate ha comunicato di non aver dichiarazioni da fare. «Non commento le decisioni degli altri candidati» così il candidato di Italia Plurale.

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