la giornata
Monfalcone in piazza contro la mafia, occhi puntati su Fincantieri

L'incontro in piazza dedicato alla lotta alle mafie, Morsolin: «Attenzione su Fincantieri».
Una società libera richiede di tenere sempre le spalle dritte davanti ai soprusi di ogni genere, alle sopraffazioni e alle intimidazioni. In altri termini opporsi a ogni forma di tipo mafioso è la condizione per una società giusta, rispettosa delle leggi, ma anche capace di garantire la libertà di ognuno.
Una giornata, quella di ieri, commemorata in vari momenti a Monfalcone. Al mattino la cerimonia con numerosi studenti che hanno portato le proprie testimonianze di fronte al murales con l’immagine di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il sindaco, Anna Cisint, ha ricordato proprio che “entrambi sono morti a causa del loro coraggioso impegno per mano di Cosa Nostra che uccidendoli ha pensato di dare un segnale d’intimidazione a tutti coloro che decidevano di “mettersi contro” i clan mafiosi. Questo gesto, invece, ha reso Falcone e Borsellino figure esemplari, ispirando da allora tantissimi giovani delle generazioni che si sono susseguite a rinnovare l’impegno alla lotta contro la mafia”.
“Dobbiamo - così ancora Cisint - essere determinati a non concedere mai il nostro silenzio o la nostra copertura, anche inconsapevole, verso ogni forma di illegalità e di pressione: in questa piazza, ma ovunque, la memoria e la testimonianza devono diventare l’antidoto alla sopraffazione, alla violenza e all’indifferenza”.
“Abbiamo il dovere morale di tener viva la coscienza e la consapevolezza della pericolosità della penetrazione mafiosa, capace anche di saper diffondersi nei nostri territori, come emerge purtroppo dalle cronache sulle attività illecite, molto spesso frutto dell’incontro molto pericoloso tra clan italiani e clan stranieri, a cui si contrappone, fortunatamente, la gran parte della nostra comunità che rifiuta questi metodi”.
Alla sera, alle 20, nel Palazzetto Veneto, l’incontro organizzato dal gruppo consiliare del Pd che ha presentato, assieme ad associazioni che si occupano di lotta alla mafia, alcune letture e video-interviste sul tema. “La politica deve decidere da che parte stare. Il Pd di Monfalcone è dalle parte del diritto alla legalità, della lotta alla mafia e del diritto al lavoro sicuro e giustamente pagato”, ha ricordato il segretario, Michela Percuzzi.
“Ci impegniamo a chiedere con forza che venga ripreso il patto per la legalità, un tavolo istituzionale che promuova la cultura della legalità con scuola, associazioni e consigli comunali e regionali inserendo il progetto in un percorso chiaramente strutturato. Ma accanto a ciò ogni comune civile deve provvedere ad avere uno sportello per le vittime della mafia e di supporto per le imprese vittime di questa piaga”.
“La questione Fincantieri - ancora Percuzzi - deve diventare una questione nazionale per affrontare i problemi degli infortuni sul lavoro, della sua organizzazione - appalti e subappalti - e del caporalato e della responsabilità sociale d'impresa. E l'attuale amministrazione comunale, invece di gioire per una scuola materna con la quale ci si lava le mani, si attivi per aprire una contrattazione che vada in questa direzione ed affronti in modo strutturale la tematica delle delocalizzazioni di lavoro altamente qualificato e del preoccupante aumento degli infortunati sul lavoro legati proprio all'abbassamento delle tutele dei lavoratori nel nostro cantiere navale. I lavoratori del subappalto sono anni che aspettano la costruzione delle docce, della della mensa o una lavanderia industriale per poter lavare le tute da lavoro”.
Presente anche la candidata sindaco, Cristiana Morsolin che ha ricorda come “a novembre 2021 i componenti dell'attuale Commissione Antimafia, il senatore Pellegrini ed il deputato Pellicani, durante l'incontro con il presidente dell'Autorità portuale d'Agostino, hanno sottolineato la presenza in Friuli Venezia Giulia di esponenti di Cosa nostra, Ndrangheta e Camorra, con ramificazioni delle famiglie dei Licciardi e dei Casalesi riservando 'massima attenzione' per Fincantieri.
"Alla luce di ciò e della preoccupazione che si lega anche all'arrivo di importanti finanziamenti collegati al Pnrr ed al quadro economico post pandemia, sarebbe utile e necessario che l'amministrazione predisponga un piano che veda coinvolte tutte le istituzioni e le associazioni che ruotano attorno al tema della legalità per poter affrontare una situazione che è più complessa di quello che appare”.
“Ormai da anni a Monfalcone si parla tanto di sicurezza declinandola con una pattuglia in più a gestire le risse, durante le sere d'estate, ma si è finito per non parlare più di tutela della legalità, intesa come un insieme di protocolli e strumenti che, coordinando soggetti istituzionali ed esperti, possano vigilare su flussi di denaro, economie sommerse, gestione degli appalti. Sembra quasi che il tema non ci riguardi, se non in occasione delle cerimonie ufficiali, purtroppo abbiamo imparato che la mafia fa di tutto per farci credere che non esista, proprio per questo noi dobbiamo essere maggiormente attenti perché ci riguarda da molto vicino”, ha concluso Morsolin.
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