Monfalcone, l'opera del 1952 di Afro Basaldella completa l'esposizione di Kandinskij e le avanguardie

Monfalcone, l'opera del 1952 di Afro Basaldella completa l'esposizione di Kandinskij e le avanguardie

Dal valore inestimabile

Monfalcone, l'opera del 1952 di Afro Basaldella completa l'esposizione di Kandinskij e le avanguardie

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 01 Mar 2022
Copertina per Monfalcone, l'opera del 1952 di Afro Basaldella completa l'esposizione di Kandinskij e le avanguardie

L'assessore alla cultura, Luca Fasan, racconta l'importanza del dipinto nella storia dell'arte contemporanea italiana.

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Un’opera importante non solo dal punto di vista economico – con un valore inestimabile – ma anche da quello prettamente artistico. L’”Esemplare n. 3: Villa Fleurent” di Afro Basaldella del 1952 ha raggiunto ieri la Città dei Cantieri prendendo posto all’interno della mostra “Kandinskij e le avanguardie” che, come conferma l’assessore alla cultura, Luca Fasan, ha già raggiunto e superato le 5mila presenze.

“Una scommessa che abbiamo vinto perché quest’opera, assieme a quelle che arrivano da Ca’ Pesaro, sono frutto dell’accordo che abbiamo firmato con i Musei Civici di Venezia”, racconta Fasa. “Quest’opera mancava perché necessitava di un consolidamento visti i suoi 70 anni di vita, andando a completare l’intero percorso di visita.

Afro nel 1952 la presenta alla Biennale di Venezia e la stessa viene acquisita dalla Fondazione Ca’ Pesaro in quell’anno ed è una delle prime opere che Afro ha fatto dopo essere tornato dall’America e aver attinto alla tecnica di Gorky. “Il percorso si chiuderà a maggio e abbiamo già raggiunto le cinquemila presenze”, racconta ancora Fasan.

Un’opera che dialoga con l’opera di Vedova che è esposta di fronte. “L’opera di Emilio Vedova, anch’essa dello stesso periodo quando entrambi entreranno nel Gruppo degli Otto. Vedova usa un metodo più aggressivo di usare il pigmento. Nell’opera di Basaldella si vede il lirismo non solo nell’esposizione ma anche nell’uso del colore, che è più cromaticamente compatibile anche se, nelle tonalità del rosso e del verde, alcuni colori hanno un’affinità cromatica minore. Ha potuto trarre un nuovo messaggio coloristico dai suoi viaggi. Questo accostamento fa sì che i due possano parlare grazie a questo tipo di esposizione che li mette in relazione tra loro”, conclude Fasan. 

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