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Monfalcone, ok al bilancio di previsione 2025-2027 «strategico». La bocciatura de La Sinistra

Cisint, «Crescita e investimenti mirati». Morsolin non approva, «la pressione fiscale non è scesa, bocciamo tutta la linea».
Approvato in Consiglio Comunale oggi, venerdì 31 gennaio, a Monfalcone, il bilancio di previsione 2025-2027. Un documento che la maggioranza ha definito «strategico per il futuro della città e per consolidare i risultati raggiunti». «Con questo bilancio, Monfalcone conferma la propria strategia di crescita, puntando su investimenti mirati, sicurezza, decoro urbano e opportunità economiche per il futuro della città e dei suoi cittadini – evidenzia l’assessore alle Priorità Strategiche, Anna Cisint – questo documento non è una raccolta di numeri ma rappresenta una visione, attraverso un documento che permette alla città di proseguire nel suo percorso pluriennale di sviluppo che abbiamo ormai avviato dal 2017, garantendo stabilità e risposte concrete».
Sulla politica fiscale «il Comune ha contenuto e ridotto la pressione tributaria», nonostante, dal 2016, l'incremento del 19,4% dell'inflazione che ha fatto salire i costi di gestione, che richiedono ingenti risorse, con spese correnti passate dai 40 milioni del 2016 ai 67 milioni attuali, con una quota destinata al sociale di 27.780.000 euro, che è passata dal 27% al 40%, «garantendo un sostegno adeguato ai fabbisogni della comunità». Contestualmente – come già riferito alcuni giorni fa dalla nostra testate - la pressione fiscale pro capite è stata ridotta da 567 a 395 euro, con un risparmio medio annuo di circa 700 euro per una famiglia di quattro persone.
«I servizi a domanda individuale destinati alle fasce più deboli, che eroghiamo per oltre 14 milioni di euro, non hanno subito aumenti di costo per i cittadini, pur mantenendo alti standard qualitativi per i servizi offerti» specifica l’assessore. Ridotto l’Irpef a sostegno di lavoratori e famiglie. Sulle tariffe Ilia, Cisint riferisce che sono «ai minimi consentiti dalla normativa, cercando di agevolare le piccole aziende, commercianti e artigiani, anche azzerando, da cinque anni, il canone unico patrimoniale per occupazioni di suolo pubblico; una misura che ha consentito di avere più spazi per accogliere i clienti».
Sempre a sostegno delle imprese e nell’ottica di miglioramento dei servizi, nel 2024 il Comune ha liquidato fatture per 44,86 milioni di euro, a fronte dei 26 milioni spesi nel 2016, attestando quindi 18 milioni di euro per maggiori servizi e prestazioni per i cittadini, rafforzando il ruolo dell'ente come una delle principali realtà economiche del territorio. I tempi medi di pagamento ai fornitori sono stati ridotti da 35 giorni nel 2016 a 25 giorni attuali, favorendo quindi la stabilità delle imprese locali.
«Abbiamo anche affrontato con determinazione la riqualificazione urbana – precisa Cisint - con l'obiettivo di valorizzare ulteriormente la nostra città: per il 2025 è prevista la riqualificazione di 25 strade e marciapiedi, con un recupero di circa 15 milioni di euro di indebitamento, che è diminuito dai 26 milioni di euro dall’inizio del mandato a 10,9 milioni di euro attuali».
Nell’anno corrente continueranno pure le opere finanziate dal Pnrr, con la chiusura di interventi per un valore di 10,2 milioni di euro. Gli investimenti per le opere pubbliche ammontano a 45 milioni di euro, su un totale di 115 milioni di fondi regionali e statali che «siamo riusciti ad ottenere dal 2016 a oggi grazie all’importanza e alla funzionalità dei progetti che abbiamo presentato per la valorizzazione del territorio, con un piano di manutenzione urbana che prevede circa 75mila euro annuali per la pulizia delle caditoie e la manutenzione del verde, per contrastare il degrado e prevenire allagamenti. Inoltre, continueranno le opere per la sostituzione, già avviata, degli impianti termici negli alloggi dei contratti di quartiere di Panzano».
Tra le pagine del bilancio, grande attenzione è riservata anche allo sport e alla cultura. Sono infatti previsti interventi per 2,1 milioni di euro su diverse infrastrutture sportive, inclusi il Palazzetto dello Sport, il Pala Paliaga, la palestra Cosulich e i campi da tennis. Inoltre, 9,5 milioni di euro saranno destinati alla cultura. Prosegue anche il percorso di riqualificazione degli istituti scolastici, con la conclusione, entro l’anno, dei lavori di ricostruzione delle scuole Sauro e Cuzzi.
Il documento include anche interventi strategici per lo sviluppo del territorio, con la conclusione della bonifica bellica, del valore di 5 milioni di euro, per l’approfondimento del porto che consentirà l’accesso a navi di grandi dimensioni nello scalo cittadino. «Un’opera che abbiamo fortemente voluto e che la città attendeva da 21 anni» insiste Cisint. Focus, poi, sull’economia del mare e settore della nautica, che continua a essere un motore di crescita economica, con un servizio dedicato in Comune per favorire l'insediamento di nuove imprese e opportunità occupazionali.
Spazio anche alla valorizzazione delle Terme Romane, con il risanamento, appena concluso, del valore di 1 milione di euro, per la manutenzione straordinaria e la sostituzione delle tubature. Inoltre, come già vi abbiamo scritto, è stato recentemente approvato il progetto definitivo delle terme wellness ed è attualmente in corso la bonifica del sito attiguo che consentirà la realizzazione di un parco pubblico, che potrà rendere ulteriormente attrattivo il sito anche per i lavori e i diportisti del settore nautico.
Nessun emendamento al bilancio previsionale è stato presentato dalle opposizioni. A spiegarci il perché è Cristiana Morsolin de La Sinistra per Monfalcone. «Noi contestiamo l’impianto generale di questo bilancio – spiega Morsolin – non è vero che la pressione fiscale è scesa. Il cittadino “medio” non paga meno tasse». Sulle esenzioni Irpef: «sono uguali» ma «è l’inflazione ad essere cresciuta come il costo della vita». Sul capitolo Tari, Morsolin parla di esenzioni inalterate e di aumenti «che riempiono in generale questa manovra di bilancio». E ancora, sulla pressione fiscale: «abbassata a chi ha le seconde case?». Per l’esponente di minoranza «bisogna incidere veramente sulle esenzioni Irpef e non attingere dal Fondo Sociale dell’Ambito per coprire chi non riesce a pagare la Tari». Insomma, per Morsolin si tratta di «una bocciatura su tutta la linea».
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