Disturbi alimentari, aumentano i casi tra i giovani seguiti a Monfalcone

Disturbi alimentari, aumentano i casi tra i giovani seguiti a Monfalcone

Gli spazi

Disturbi alimentari, aumentano i casi tra i giovani seguiti a Monfalcone

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 15 Mar 2023
Copertina per Disturbi alimentari, aumentano i casi tra i giovani seguiti a Monfalcone

Diagnosi in aumento del 30% dopo il Covid ma casi aumentati del 40%. Dopo il medico di base è necessario rivolgersi alle strutture.

Condividi
Tempo di lettura

Oggi, a Monfalcone come in tutta Italia, è stata ricordata la dodicesima Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla e per l’occasione sono intervenute l'Asugi e l'associazione "Fenice Fvg Odv" che si occupa di affiancare le famiglie dei pazienti che hanno bisogno di una cura e della riabilitazione dei disturbi del comportamento alimentare. Il cuore dell'iniziativa, ha avuto luogo all’ospedale San Polo dove, dalle 10, è stato possibile visitare i nuovi spazi del Centro diurno “Il Sogno” sito al secondo piano, nella piastra dei servizi B. Tra i presenti per conoscere la nuova struttura, c'erano il sindaco Anna Maria Cisint, il vice Antonio Garritani, l'assessore dall'educazione e alla formazione Tiziana Maioretto e l'assessore regionale al patrimonio Sebastiano Callari.

I disturbi del comportamento alimentare non colpiscono solo la salute degli interessati ma riguardano anche le relazioni ed influiscono sulla socialità degli individui. A confermare tutto questo è stata la dottoressa Corinna Michelin, psicologa, che è la responsabile del neocostituito centro monfalconese. "I disturbi alimentari sono seri e multifattoriali - spiega la dottoressa Michelin - hanno un impatto forte sui giovani che si è accentuato soprattutto dopo la pandemia. I disturbi spesso sono peggiorati ma la nostra attività viene affrontata da un team costituito da vari professionisti".

I casi più noti sono l'anoressia, la bulimia nervosa e il "binge eating disorder". Ad essi sono associati pure dei conseguenti disturbi psichici. I DCA interessano il 15% dei giovani europei. Siamo di fronte a un aumento del 40% di casi rispetto al 2019. Per la maggior parte dei casi, sono colpiti i ragazzi che si trovano nella fase pre o adolescenziale. Le diagnosi sono salite del 30% dopo l'avvento del Covid. I livelli di cura di questi disturbi sono diversi. Dopo l'attivazione del medico di base, ci si può recare in ambulatorio per delle cure settimanali o giornaliere. Se non basta, sono previsti interventi semiresidenziali o il ricovero ospedaliero.

"C'è però la necessità di una struttura territoriale di tipo residenziale - ha ravvisato nella sua relazione la dottoressa Michelin - in modo da garantire attività e cure riabilitative vicino casa e al fine di evitare che le stesse si facciano fuori regione e quindi fuori dal raggio di azione dell'azienda sanitaria di riferimento". Al centro diurno di Monfalcone e a quello di Trieste lavorano dietisti, educatori, terapisti di riabilitazione psichica, psichiatri, pediatri e neuropsichiatri infantili. Attualmente, nella provincia di Gorizia sono stati presi in carico 200 pazienti, mentre nell'area triestina 170.

"La nostra comunità è chiamata a occuparsi dei disturbi del comportamento alimentare in età giovanile attraverso azioni mirate di prevenzione, da attuarsi in particolare nelle scuole e con il supporto degli esperti - sono le parole dell'assessore regionale Callari - mi impegnerò personalmente a portare all'attenzione della giunta queste tematiche, affinché diventino centrali per la promozione della salute nella nostra Regione".

Ad accompagnare la delegazione politica c'erano Donatella Martini, presidente di "Fenice Fvg" e il direttore sanitario di Asugi, dottor Andrea Longanesi. "Sono più di 2 milioni i giovani in Italia che soffrono di disturbi alimentari - ha osservato ancora Callari - se fino a pochi decenni fa la conoscenza sul tema era limitata ad alcune patologie, come la bulimia e l'anoressia, oggi è noto che i contesti in cui molti ragazzi vivono situazioni di disagio legate all'alimentazione sono molteplici. Non solo in famiglia o a scuola, ma anche nel mondo dei social network. I ragazzi stanno chiedendo aiuto. L’intervento non è solo medico o neuro-psichiatrico ma deve essere uno sforzo collettivo della società. Ecco perché l'intervento delle istituzioni non è rinviabile".

Ad offrire un'ulteriore momento di riflessione sui DCA, sarà l’associazione Leali delle Notizie nell’ambito della mostra Abbraccio, curata dall’associazione Fenice FVG OdV e inserita nel ciclo Arte & Territorio. Sabato 18 marzo alle ore 20.30, l’ auditorium Comunale “Casa della Cultura” di Piazzetta dell’Emigrante a Ronchi dei Legionari, ospiterà il convegno "Un abbraccio ai DCA. I disturbi del comportamento alimentare nella salute, nelle relazioni, nella socialità" un incontro rivolto a famiglie, ragazzi, insegnanti, operatori dello sport che operano sul territorio.

L’obiettivo della serata, curata da Eliana Mogorovich e dall’associazione Fenice FVG OdV sarà proprio quello di offrire una panoramica su questo problema che spesso svela la propria drammaticità solo quando si verifica il peggio. 

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione