IN QUINTA COMMISSIONE REGIONALE
Monfalcone, nasce la richiesta di uno studio per comprendere l’evoluzione sociologica della città

Il consigliere regionale Bullian propone un emendamento per analizzare l’incidenza della popolazione straniera e per cogliere delle nuove politiche volte a favorire l’integrazione.
Nel corso della seduta della V Commissione del Consiglio Regionale, Enrico Bullian, Consigliere regionale del Patto per l’Autonomia – Civica FVG, ha presentato un emendamento volto a promuovere la realizzazione di uno studio sociologico sulla popolazione del Comune di Monfalcone e del Mandamento. «L’area urbana e produttiva di Monfalcone è oggi una delle realtà produttive della Regione, ma è anche una delle più fragili sotto il profilo sociale, con redditi pro-capite tra i più bassi e un forte impatto migratorio, con una percentuale di stranieri che supera il 30% e rasenta le 10.000 unità. Di questi, una porzione rilevante (oltre 5.000) è originaria del Bangladesh e di religione musulmana. Sotto questo punto di vista, Monfalcone costituisce un unicum nel panorama regionale e solo tramite una puntuale e comune analisi socio-culturale con impostazione scientifica è possibile pensare ad una programmazione e progettualità politica efficacie, per favorire l’integrazione o, perlomeno, la convivenza civile e la coesione sociale» dichiara Bullian.
Da quanto riferisce l’esponente civico, l’ultimo studio monografico di tipo sociologico ed etnoantropologico dedicato al Comune di Monfalcone e che abbia analizzato la situazione sotto diverse sfaccettature - lavorativa, socio-assistenziale, abitativa, scolastica, culturale, religiosa, giovanile, sportiva - risale al 2003. Questo studio aveva evidenziato con metodo qualitativi e quantitativi le dinamiche sociali e le criticità presenti nella comunità locale originaria del Bangladesh, affrontando temi fondamentali come la lingua, il lavoro, la sanità e il ruolo delle donne. All’epoca quella comunità contava poco più di 300 residenti a Monfalcone su nemmeno 1.300 stranieri complessivi (il 4,9% della popolazione di allora).
«Sono stupito che negli oltre vent’anni successivi non ci siano state altre monografie, con un’immigrazione che ha subito un’impennata esponenziale – continua Bullian - ritengo per questo sia assolutamente indispensabile un nuovo studio sociologico sulla popolazione del Comune di Monfalcone e del Mandamento, senza fughe dalla realtà che non portano a soluzioni: le comunità straniere ci sono e ci saranno, essendo ormai abbastanza stanziali e dunque è bene pensare a come migliorare la convivenza. Per questo è necessario pensare a possibili soluzioni e progetti, basandoci su analisi di carattere universitario sulla situazione nelle sue svariate sfaccettature: lavorativa, socio-assistenziale, abitativa, scolastica, culturale, religiosa, giovanile, sportiva». Secondo Bullian, a livello pubblico «emerge spesso soltanto la contrapposizione con una parte della comunità musulmana, per l’‘islamizzazione’ in corso da alcuni denunciata, per la copertura del volto e il bagno al mare vestite da parte di donne musulmane, mentre esistono progetti inclusivi che sono andati a buon fine, ma andati più in sordina, soprattutto grazie al Terzo Settore».
Il consigliere si riferisce ai corsi di italiano per stranieri, donazioni di sangue da parte degli stranieri, corsi per imparare ad usare la bicicletta per donne adulte e tornei sportivi specifici. «Sarebbe interessante cogliere le esigenze, i bisogni, le criticità che esprimono gli stranieri e quelli della comunità ‘autoctona’ – ravvisa Bullian - già piuttosto complessa da definire, con le stratificazioni successive di ‘bisiachi’ e di meridionali, qui molto radicati, ai quali si sono aggiunte molte comunità balcaniche». «Solo da qui può nascere una sintesi che intervenga positivamente nella concretezza delle problematiche quotidiane che esistono» conclude. La proposta di emendamento è in valutazione da parte dell’Assessore regionale all’immigrazione Pierpaolo Roberti, il quale ha chiesto di poter approfondire la questione in vista della futura sessione del Consiglio Regionale sulla Legge di Assestamento prevista dal 22 al 24 luglio.
Foto di Enrico Valentinis
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