Monfalcone, nasce il distretto del commercio «del punto più a nord del Mediterraneo»

Monfalcone, nasce il distretto del commercio «del punto più a nord del Mediterraneo»

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Monfalcone, nasce il distretto del commercio «del punto più a nord del Mediterraneo»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 02 Mag 2022
Copertina per Monfalcone, nasce il distretto del commercio «del punto più a nord del Mediterraneo»

Non solo innovazione ma anche sgravi fiscali. Il progetto punta anche ai progetti regionali.

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L'assessore regionale Sergio Emidio Bini lo ha definito un “Super distretto del commercio”, il progetto inserito nella lettera d’intenti sottoscritta stamattina a Monfalcone da alcuni comuni del territorio assieme alle associazioni di categoria. Monfalcone, Aquileia, Grado, Duino Aurisina, Muggia, San Canzian d’Isonzo, Staranzano, San Pier d’Isonzo, Fogliano Redipuglia, Ronchi dei Legionari, Ascom Monfalcone, Vivacentro, Confartigianato Gorizia, la Cna del Friuli Venezia Giulia e l’Unione artigiani piccole e medie imprese: questi gli attori del documento che intende creare un “Distretto del commercio del punto più a nord del Mediterraneo”.

Monfalcone rilancia così l’idea già sottolineata più volte dall’amministrazione comunale uscente per la valorizzazione, appunto, del punto più settentrionale dell’intero Adriatico. Tra le idee quella dello sviluppo del turismo, commercio e terziario “in coerenza con le linee strategiche della Regione”, ma anche interventi di ristrutturazione urbana che possano prevedere il miglioramento della connettività a banda larga, il rinnovo dell’ambiente e dell’arredo urbano, la creazione di izone pedonali la riqualificazione delle aree destinate a sagre, fiere e mercati, la forestazione urbana, la mobilità sostenibile e le attività di marketing del distretto. Ma anche investimenti in soluzioni tecnologiche innovative effettuati dalle imprese coinvolte.

Progetto che intende inserirsi “nella Legge Regionale 3”, come ha rimarcato il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint. L’obiettivo, dunque, è “aiutare a riaprire le serrande dei negozi di commercianti e artigiani ma anche aiutare quelli che già lavorano”. Numerosi primi cittadini hanno sottolineato l’importanza di rivitalizzare i centri dei paesi e delle città anche in un’ottica di unione di vari territori. “A firmare siamo realtà di tre province che hanno diverse vocazioni”, ha sottolineato il sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, cui ha fatto eco Daniela Pallotta, omologa di Duino Aurisina, nel ricordare anche “le varie realtà linguistiche e culturali presenti nei territori impegnati”. Economicamente parlando il progetto potrà consentire sgravi fiscali fino al 30%.

Spazio anche a chi non ha ancora firmato o aderito. Dalla Bisiacaria, ad esempio, e dal Territorio mancano all’appello Sagrado, Turriaco e Doberdò del Lago. “Nulla vieta – ha confermato l’assessore Bini – che il progetto sia aperto a future ulteriori collaborazioni”.

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