Monfalcone, sul bilancio Morsolin rimanda le accuse: «in cinque anni i problemi sono gli stessi»

Monfalcone, sul bilancio Morsolin rimanda le accuse: «in cinque anni i problemi sono gli stessi»

La querelle

Monfalcone, sul bilancio Morsolin rimanda le accuse: «in cinque anni i problemi sono gli stessi»

Di Redazione • Pubblicato il 17 Apr 2021
Copertina per Monfalcone, sul bilancio Morsolin rimanda le accuse: «in cinque anni i problemi sono gli stessi»

La consigliere de La Sinistra per Monfalcone rimanda al mittente le accuse di bluff sul bilancio. «Il paragone tra 2016 e 2019 peggiora ancora perché passiamo da 20 milioni a 17 di spesa sul sociale».

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“Rimandiamo al mittente le accuse di bluff sul bilancio, senza e senza ma”. Poche parole ma chiare quelle della nota firmata da Cristiana Morsolin de La Sinistra per Monfalcone sul tema del bilancio e dei fondi al sociale nel comune di Monfalcone. Una querelle che si protrae da qualche giorno con continui botta e risposta tra sindaco, Anna Cisint, e la consigliere comunale di minoranza.

“Basta chiedere ad un qualsiasi cittadino o cittadina se sente le tasche più pesanti dopo cinque anni di amministrazione di destra e la risposta è no. Infatti, Cisint sulle tasse fa la classica media dei polli, ma al cittadino, che ogni giorno lotta con la crisi economica e la riduzione del potere d'acquisto, qualcosa non torna. Facciamo un piccolo esempio. Dopo grandi sbandieramenti sulla riduzione della tari nell'ultimo bilancio abbiamo chiesto quanti sono i beneficiari di riduzione della tariffa. Ebbene cosa abbiamo scoperto? Che solo 800 famiglie su 13.374 avranno una riduzione, cioè il 6%, mentre per quanto riguarda le imprese avranno la riduzione 1.000 su un totale di 1.504, quindi ben il 66% (dati forniti dal servizio finanziario del comune). Una politica di riduzione delle tasse che mette in evidenza il carattere di classe della politica di questa amministrazione”, prosegue Morsolin.

Anche sul bilancio di competenza e non di cassa Morsolin ha da ridire: “il paragone tra 2016 e 2019 peggiora ancora perché passiamo da 20 milioni a 17 di spesa sul sociale. Parliamo poi del raddoppio della casa di riposo, che Cisint dimentica di aver ereditato da quelli di prima. Un'amministratrice attenta avrebbe ringraziato invece di inveire. Parliamo delle Terme? Rifinanziate con 2.350.000 euro di soldi pubblici, per ribadire ancora una volta il concetto della socializzazione delle perdite e della privatizzazione dei profitti?”.

I problemi, secondo la consigliere, “dopo cinque anni di governo leghista sono ancora tutti lì sul tavolo e in alcuni casi sono peggiorati, in particolare con Fincantieri dove l'appalto continua indisturbato la sua attività”.

Sulle riduzioni dell’Imu per le aziende che assumono persone con contratto indeterminato, “sono due anni che chiediamo all'ente i numeri degli assunti con tale norma, non abbiamo ancora ricevuto risposta. Per fortuna esiste in Italia l'obbligo sulla trasparenza dei bilanci e dai siti indipendenti abbiamo mostrato la realtà di cosa fa questa amministrazione e non ci piace. Di fatto nella linea politica della Sinistra c'è una vera attenzione al sociale, in quella di Cisint troviamo che nel solo 2021 ha già impegnato oltre 51mila euro per incarichi a TV, organizzazione di eventi e stampe di giornalini per magnificare le sue imprese, se non è propaganda questa”, conclude Morsolin. 

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