L'annuncio
Mancano medici di base, a Monfalcone arrivano due nuovi dottori
Federico Pica e Marianna Starnino sostituiranno Flavio Pieruzzo e Franco Monti, in quiescenza da febbraio. Ma c'è preoccupazione per il futuro.
Che la situazione dei medici di Medicina generale non sia rosea è chiaro. E non lo sottolinea solo il periodo della pandemia ma è noto da prima del Covid. In ogni caso, se ad agosto era stato annunciato l’arrivo di due medici per il Goriziano, ovvero Stefano Favero per il Consorzio di Farra d’Isonzo - comprendente Farra, Gradisca, Romans, Sagrado e Villesse, e di Francesco Silvio Novati, assegnato al Consorzio di Doberdò del Lago - comprendente Doberdò, Fogliano Redipuglia, Ronchi dei Legionari, San Canzian, Turriaco e l’ultima arrivata Sagrado, ora è il turno di Monfalcone.
Il pensionamento del dottor Flavio Pieruzzo e del collega Franco Monti (che lascerà ufficialmente il 1° febbraio) era annunciato e in programma. Dunque, la direzione distrettuale del Basso Isontino, con il direttore dottor Carlo De Vuono, di concerto con il comune di Monfalcone ha sollecitato la sostituzione riuscendo a reperire due medici. L’annuncio è giunto oggi proprio dal dottor De Vuono assieme al sindaco, Anna Maria Cisint, e all’assessore alla Sanità, Michele Luise (in foto tutti questa mattina). A sostituire i due colleghi in quiescenza saranno, rispettivamente, il dottor Federico Pica, in via Randaccio1, e la dottoressa Marianna Starnino in via Romana.
“Quello dei medici di Medicina generale è un problema piuttosto importante – ha rimarcato il sindaco Cisint – anche se il Comune, che pure ha competenze in materia sanitaria, non può intervenire in questi casi”.
Cisint ha rimarcato una piena soddisfazione assieme a Luise per la soluzione di questo problema. Una pezza, seppur lodevole, a un problema ben più grande e che negli anni sarà anche maggiore. “Non abbiamo ancora contezza di quanti saranno i pensionamenti del 2022 perché non sono stati annunciati”, ha precisato lo stesso De Vuono che, per reperire i due nuovi medici, ha inviato “oltre 250 mail a persone, anche se in tutta Italia, che avevano inserito la propria disponibilità ma nessuno ha risposto”.
Da sottolineare anche il lodo relativo la formazione dei Medici di medicina generale in quanto, dopo la laurea gli aspiranti medici devono formarsi in centri specializzati del Ceformed con un corso di tre anni. “È necessario che gli stessi possano affiancare i medici che già praticano per la propria esperienza personale”, ha rimarcato Cisint cui ha fatto eco De Vuono: “A metà mese – ha assicurato – ci sarà un incontro tra i vari Ceformed regionali proprio su questa tematica anche se nella ultima legge finanziaria un’apertura in materia c’è stata”.
A oggi ogni medico può avere un massimo di 1500 pazienti, anche se in alcune regioni italiane il tetto è stato aumentato, ma rimane a discrezione dei medici stessi. “La soluzione non può essere l’aumento del tetto ma l’aggiunta di medici stessi”, hanno concluso De Vuono e Cisint.
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