Monfalcone, la sede Unuci diventa Archivio Storico della Memoria. Acquisizione da 135mila euro

Monfalcone, la sede Unuci diventa Archivio Storico della Memoria. Acquisizione da 135mila euro

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Monfalcone, la sede Unuci diventa Archivio Storico della Memoria. Acquisizione da 135mila euro

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 22 Ott 2025
Copertina per Monfalcone, la sede Unuci diventa Archivio Storico della Memoria. Acquisizione da 135mila euro

Farà parte della rete di musei e centri tematici diffusi nel territorio e si integrerà con la Galleria Rifugio e con la Rocca in un piano di recupero dei siti storici.

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La sede dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia di via San Francesco 44 viene acquisita dal Comune di Monfalcone e diventerà archivio storico della memoria. La notizia è di stamane, mercoledì 22 ottobre, quando in municipio è stato firmato il rogito. A definirla «una giornata fondamentale per la cultura monfalconese» è stato il sindaco Luca Fasan che ha definito l’atto come una scelta che si inserisce in una prospettiva «di offerta turistica per la città». «La sede – continua il primo cittadino – si trova in un punto strategico in pieno centro città vicino a diversi siti di interesse».

L’acquisizione dell’immobile ha un valore di 147 mila euro di cui 135mila si sono resi necessari per procedere all’acquisto. Costi interamente coperti dal contributo regionale di 320mila euro per la realizzazione del Parco Internazionale della Memoria, il cui finanziamento complessivo è stato pari a 8 milioni di euro. L’Ente curerà la parte inferiore dell’immobile e si occuperà del suo allestimento con postazioni multimediali, nelle quali sarà conservato il materiale fotografico e documentale d’archivio. Si prevede venga realizzata anche una sala per incontri e consultazione documentale.

Invece, al primo piano della struttura, l’UNUCI continuerà le sue attività e coordinerà un pool di associazioni sul modello di altri immobili comunali. L’UNUCI monfalconese conta una cinquantina di tesserati. Le sue sedi a livello regionale sono sei. All’incontro odierno il generale Federico Sepe, presidente nazionale di Unuci, ha parlato dei membri associativi come «testimoni e costruttori di valori e di virtù» e del loro impegno per la testimonianza della storia e dell’italianità. Per Sepe non deve quindi mancare l’impegno associativo a sostegno della conoscenza storica e della memoria. Due aspetti ai quali si è collegato anche il sindaco Fasan rilevando che di tutto questo dovrebbero continuar a far tesoro le nuove generazioni.

Il Tenente di Vascello Domenico Di Raimondo, presidente regionale di Unuci ha definito il percorso intrapreso «non solo culturale ma etico e che valorizza un territorio che nella storia è stato centro di guerre e sofferenze». Infine, da Di Raimondo è giunto un richiamo alla «conoscenza oggettiva della storia». Un invito «a non perdere la documentazione custodita dai soci venuti a mancare» è arrivato dal Capitale De Manzini, presidente della locale sezione associativa, che ha espresso la sua soddisfazione per la firma. Per ora non sono emersi dettagli sull’avvio del nuovo polo culturale. L’amministrazione comunale non esclude che in futuro si possa proporre un percorso tematico che possa unire il nuovo centro al MuCa, al Museo Medievale, alla Galleria Rifugio, alla Rocca e alla Galleria d’Arte di piazza Cavour.

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