Monfalcone, in oltre 500 chiedono pace e giustizia per la Palestina: il corteo richiama varie correnti politiche

Monfalcone, in oltre 500 chiedono pace e giustizia per la Palestina: il corteo richiama varie correnti politiche

LA MOBILITAZIONE

Monfalcone, in oltre 500 chiedono pace e giustizia per la Palestina: il corteo richiama varie correnti politiche

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 19 Set 2025
Copertina per Monfalcone, in oltre 500 chiedono pace e giustizia per la Palestina: il corteo richiama varie correnti politiche

La manifestazione si snoda pacificamente tra le vie della città. Si uniscono anche dalla comunità bengalese. Il Porticciolo ribattezzato ‘Molo Striscia di Gaza’.

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Dal Duomo, sotto lo sguardo di Sant’Ambrogio, al Porticciolo Nazario Sauro, ribattezzato dagli organizzatori “Molo Striscia di Gaza”: sono stati oltre 500 gli attivisti che hanno preso parte nella serata di oggi, venerdì 19 settembre, al corteo pro Palestina organizzato a Monfalcone dal Coordinamento di Solidarietà alla Global Sumud Flotilla e dal Global Movement to Gaza.  L’iniziativa si è aperta con la diffusione di un inno alla pace registrato e cantato da bambini palestinesi. «Non siamo restati a casa fermi a non fare niente, questa è una manifestazione di tutte e di tutti contro il peso di un genocidio che nessuno è stato in grado di fermare» hanno dichiarato in partenza i referenti del corteo osservato a distanza dal Primo Dirigente del Commissariato di Polizia di Monfalcone, Stefano Simonelli e dalla Polizia Locale coordinata dalla vicecomandante Manuela Solidoro. Presenti anche i Carabinieri.

«Urliamo la nostra rabbia contro un massacro indegno – dichiara ancora un membro dell’organizzazione – combattiamo un germe della violenza che entra nell’uomo. Quella della Global Sumud Flotilla è una spinta per uscire e farsi sentire, non piegare le teste ad Israele». Al grido di «Palestine will be free» e «Palestina immortale, Israele criminale» i presenti hanno percorso via Rosselli e viale San Marco attraversando poi la R1 e parte di viale Cosulich fino ad arrivare al Porticciolo Sauro tramite la Scalinata Norma Cossetto. Sono stati brevi e limitati i disagi al traffico. Discreta, come detto, la partecipazione ed affacciati dalle case diversi curiosi ma nessuna bandiera esposta dalle abitazioni. Nutrita la presenza della comunità bengalese e dell’Anpi. Buona la partecipazione dell’area cattolica di sinistra che ha visto prendere parte alla causa anche qualche sacerdote del decanato. Tra gli esponenti della politica locale si sono notate Cristiana Morsolin di Monfalcone Civica e Solidale, Lucia Giurissa del Pd e l’ex sindaco Silvia Altran.

«Anche in Friuli Venezia Giulia il Partito democratico è solidale con il popolo palestinese e aderisce alle manifestazioni organizzate sul territorio regionale. Chiediamo che il Governo Meloni agisca concretamente nei confronti dell’omologo Nethanyau, con l’obiettivo del cessate il fuoco, di una soluzione diplomatica negoziata, del rispetto integrale del diritto umanitario internazionale, della incessante richiesta di liberazione degli ostaggi da parte di Hamas. Rivolgiamo al presidente Fedriga un appello affinché interpreti il sentire di tanti cittadini e smuovendosi da una linea politica che nega compassione operante per le vittime innocenti. La vicinanza a donne e bambini palestinesi che sopravvivono oppressi e nella paura, in condizioni insopportabili, forzati ancora una volta a fuggire dalle proprie terre» così la vicesegretaria regionale del Pd Fvg Lucia Giurissa intervenendo nel giorno della mobilitazione nazionale. «Il Mediterraneo sia mare di amicizia e cooperazione, non al servizio del colonialismo sionista» ha aggiunto Alessandro Perrone. Sulla piazza che guarda al mare sono stati ricordati i 70mila morti di cui 20mila sono bambini. Le loro anime sono state onorate con un minuto di raccoglimento.

Fotoservizio di Ivan Bianchi

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