Monfalcone e Gorizia unite nel ricordo dei Caduti di Nassiriya

Monfalcone e Gorizia unite nel ricordo dei Caduti di Nassiriya

LA GRATA MEMORIA

Monfalcone e Gorizia unite nel ricordo dei Caduti di Nassiriya

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 12 Nov 2024
Copertina per Monfalcone e Gorizia unite nel ricordo dei Caduti di Nassiriya

Ricordato il sacrificio dei giovani militari italiani impegnati nelle missioni di pace in Iraq e in altre aree di crisi. Monsignor Ignazio Sudoso ha celebrato una messa al 13esimo Reggimento.

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Si è svolta questa mattina, al Monumento dedicato ai Caduti di Nassiriya di via Sant’Anna, la cerimonia commemorativa organizzata dal Comune di Monfalcone per onorare i caduti del tragico attentato del 12 novembre 2003. Un momento molto partecipato che ha visto la presenza del vicesindaco reggente, Antonio Garritani, di diversi esponenti dell’amministrazione cittadina, dell’assessore regionale Sebastiano Callari, dei rappresentanti delle Forze Armate, delle associazioni combattentistiche e dei cittadini che, insieme, hanno ricordato il sacrificio dei giovani militari italiani impegnati in missioni di pace in Iraq e in altre aree di crisi.
Presenti anche gli studenti delle classi 2^BSA del Liceo Buonarroti e 2^E dell’Istituto Comprensivo Giacich. In apertura di cerimonia, c’è stata la deposizione di una corona d’alloro a cura del Comune di Monfalcone e di un mazzo di fiori donato dall’associazione Associazione Nazionale Carabinieri. Poi la preghiera e la benedizione di don Flavio Zanetti e il discorso del presidente dell'Associazione Carabinieri in Congedo, Pasquale Leone.

Durante la commemorazione, il vicesindaco reggente Garritani ha rinnovato il ricordo di quel giorno in cui la violenza si abbatté sul nostro contingente a Nassiriya, dove era in corso una missione di pace che impegnava tremila uomini, con il triste bilancio di quell’attentato terroristico, costato la vita a 28 persone, di cui 19 italiani, con 12 Carabinieri che, assieme a cinque militari dell’Esercito, che facevano da scorta ad una troupe che documentava l’operato dei nostri connazionali. «Un evento particolarmente sentito per Monfalcone in quanto città che annovera tra i suoi residenti due Carabinieri, il sottotenente Paolo Prodan e il vicebrigadiere Francesco Morgesi, che rimasero gravemente feriti nell’attentato e, sopravvissuti, sono stati insigniti della Medaglia d’Oro quali Vittime del Terrorismo - ha specificato Garritani - per questo Monfalcone e tutti noi ci sentiamo ancor più direttamente coinvolti nel ricordo di quella triste giornata».

«Abbiamo il dovere di fare in modo che la memoria dell’eccidio dei nostri giovani non cada nell’oblio – continua Garritani - è un dovere morale verso i caduti di Nassiriya e verso tutti coloro che, nelle condizioni più diverse, hanno onorato e continuano a onorare all’estero la nostra Patria». E ancora il sindaco reggente: «Rinnoviamo oggi il ricordo di quegli uomini che si sono sacrificati in missioni di pace in Iraq, con l’obiettivo di portare libertà, sicurezza e stabilità in territori tormentati dalla guerra. Un momento che risulta ancora più toccante alla luce degli attuali eventi in Medio Oriente, dove anche i nostri militari, in Libano, si trovano nuovamente a operare in uno scenario di conflitto che coinvolge persino le basi delle Nazioni Unite. Le nostre Forze Armate, ovunque si trovino, continuano a distinguersi per sensibilità e aiuto verso le popolazioni locali, rappresentando i migliori ambasciatori di pace del nostro Paese».

«Ma abbiamo anche il dovere di saper distinguere le responsabilità che ricadono sulle ideologie integraliste ed estremiste e condannare senza reticenze chi vuole riproporre in Occidente le stesse violenze che si vogliono trasformare in odio antisemita che abbiamo visto all’opera in queste ultime giornate in Italia e in Europa – conclude Garritani - questo il significato più profondo che voglio dare alla cerimonia di quest’anno». L’intervento di Garritani si è concluso con un ringraziamento speciale alla sezione di Monfalcone dell’Associazione Carabinieri in Congedo, che ha recentemente contribuito alla realizzazione di un mosaico tricolore installato presso il monumento. Un’opera che arricchisce il luogo di omaggio ai caduti di Nassiriya e rappresenta il profondo legame della città con la Patria e con coloro che la servono. In rappresentanza della Regione, ha preso poi la parola l’assessore Sebastiano Callari che ha rivolto il suo pensiero ai giovani presenti alla cerimonia, invitandoli a portare nel cuore i valori di libertà, degli ideali e della forza delle proprie idee, così come hanno fatto gli uomini che a Nassirya 21 anni fa persero la vita.

Anche la città di Gorizia non ha dimenticato questa data. «Il 12 novembre è ogni anno una giornata di dolore – dichiara il sindaco Rodofo Ziberna - ricordiamo oggi il 21esimo anniversario dell'attentato di Nassiriya, in Iraq, in cui persero la loro vita da eroi 28 militi, di cui 19 italiani, tra essi Ivan Ghitti, Andrea Filippa e Daniele Ghione, i carabinieri del 13° Reggimento Friuli Venezia Giulia di stanza a Gorizia». «Il più grave attentato subìto dall'Esercito italiano dalla fine del secondo conflitto mondiale – aggiunge Ziberna - a tutte le loro famiglie, alle donne ed agli uomini del 13esimo Reggimento e dell'Arma dei Carabinieri rivolgo il pensiero commosso e grato della città di Gorizia». A sottolineare la valenza di questo anniversario, è stata anche la celebrazione di una santa messa solenne nella sede goriziana del 13esimo Reggimento di via Trieste. Il rito è stato presieduto da monsignor Ignazio Sudoso che ha evidenziato la centralità umana dei volti e i valori di quanti si impegnano per la difesa integrata del territorio e nelle operazioni militari all’estero per il mantenimento e ristabilimento della pace e della sicurezza internazionale.

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