Monfalcone, fronte tra Comune e sindacati per cambiare il modello produttivo del cantiere navale

Monfalcone, fronte tra Comune e sindacati per cambiare il modello produttivo del cantiere navale

L'INCONTRO

Monfalcone, fronte tra Comune e sindacati per cambiare il modello produttivo del cantiere navale

Di Redazione • Pubblicato il 28 Ott 2025
Copertina per Monfalcone, fronte tra Comune e sindacati per cambiare il modello produttivo del cantiere navale

Nel corso dell’incontro, Amministrazione comunale e organizzazioni sindacali, hanno condiviso la necessità di superare l’attuale sistema dei subappalti e di avviare con Fincantieri un confronto per garantire più legalità, sicurezza e stabilità del lavoro.

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Si è svolto in municipio un incontro tra l’Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali per un confronto sul modello produttivo dei cantieri navali, anche in vista della costruzione delle nuove navi da crociera di 226 mila tonnellate annunciate dall’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Monfalcone, Luca Fasan, il consigliere delegato Anna Maria Cisint e i rappresentanti sindacali provinciali e locali di Cgil, Cisl e Uil Andrea De Luca, Michela Anastasio, Andrea Di Giacomo e Antonio Rodà — con l’obiettivo di analizzare le principali questioni che interessano le realtà cittadine legate all’economia del mare.

Nel corso della riunione è emersa la volontà di avviare un percorso condiviso per affrontare alcuni aspetti ritenuti prioritari: la gestione del sistema dei subappalti, la sicurezza sul lavoro, la presenza di manodopera straniera e le ricadute complessive sul territorio. In particolare, è stato sottolineato come l’attuale organizzazione della produzione, caratterizzata da un’ampia presenza di lavoratori esterni, ponga sfide in termini di stabilità occupazionale, controllo e legalità. L’Amministrazione ha ricordato le proposte già avanzate a Fincantieri per una maggiore razionalizzazione del sistema, anche attraverso la possibile creazione di società consortili specializzate che possano garantire un migliore coordinamento delle attività.

È stata inoltre richiamata l’attenzione sulle conseguenze sociali e territoriali legate alla forte presenza di manodopera extracomunitaria, con riflessi su ambiti come scuola, sanità e servizi sociali. Il sindaco Fasan ha espresso la necessità di valutare con l’azienda le possibili ricadute derivanti dall’ampliamento del cantiere, invitando l’amministratore delegato di Fincantieri ad un confronto diretto in Comune.

I rappresentanti sindacali hanno posto l’accento sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, evidenziando criticità legate alla gestione degli appalti, ai turni intensivi e alle difficoltà linguistiche di parte della manodopera straniera. È stato infine condiviso l’impegno a proseguire il dialogo tra Comune e parti sociali per individuare soluzioni che favoriscano un’evoluzione del modello produttivo in un’ottica di sostenibilità, legalità e inclusione.

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