Monfalcone, ‘Un’etica per il futuro’ torna con quattro incontri: focus su intelligenza artificiale e filosofia come conoscenza e cura

Monfalcone, ‘Un’etica per il futuro’ torna con quattro incontri: focus su intelligenza artificiale e filosofia come conoscenza e cura

DAL 26 OTTOBRE AL 16 NOVEMBRE

Monfalcone, ‘Un’etica per il futuro’ torna con quattro incontri: focus su intelligenza artificiale e filosofia come conoscenza e cura

Di REDAZIONE • Pubblicato il 17 Ott 2025
Copertina per Monfalcone, ‘Un’etica per il futuro’ torna con quattro incontri: focus su intelligenza artificiale e filosofia come conoscenza e cura

Tutti gli appuntamenti alla Biblioteca comunale con inizio alle 10.30. La rassegna è promossa dal Comune in collaborazione con il Festival Mimesis.

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Dal 26 ottobre al 16 novembre la Biblioteca comunale di Monfalcone ospiterà l’ottava edizione di “Un’etica per il futuro”, la rassegna a carattere filosofico promossa dal Comune in collaborazione con il Festival Mimesis.

Saranno quattro gli appuntamenti del programma dedicati ai temi della contemporaneità e volti a fare della filosofia uno spazio di confronto e consapevolezza: dall’intelligenza artificiale alla conoscenza di sé, dalla filosofia come cura all’esemplare lezione di Socrate. Tutti e quattro gli incontri sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti, cominciano alle 10.30 e si tengono alla Sala conferenze della biblioteca di via Ceriani 10.

Le prime due domeniche portano la firma della dodicesima edizione del Festival Mimesis, che apre la rassegna domenica 26 ottobre con “Etica, diritto e mondi digitali”: Nicoletta Cusano, co-direttrice del Master in Intelligenza Artificiale dell’Università di Brescia, e Luca Ponti, avvocato e scrittore, affronteranno l’intreccio sempre più complesso tra etica, diritto e digitale, e riflettono su come la filosofia e la pratica giuridica possano offrire strumenti per orientarsi nella società connessa di oggi.

Il 2 novembre sarà la volta di Franco Fabbro, neurologo e professore affiliato presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con “La via dell’enneagramma. Psicologia e spiritualità”: un’opera che intreccia neuroscienze e spiritualità per esplorare i nove caratteri fondamentali della personalità e la loro dimensione interiore. In dialogo con Damiano Cantone, ricercatore in Filosofia e Teoria dei Linguaggi all’Università di Udine, Fabbro offrirà una lettura che unisce rigore scientifico e apertura umanistica, per una conoscenza di sé più consapevole e integrale.

Si prosegue domenica 9 novembre con Cristina Dell’Acqua e “La formula di Socrate: conosci te stesso e diventa chi sei”, un invito a riscoprire la filosofia socratica come antidoto alla fretta e stimolo a conoscere noi stessi, perché non è mai troppo tardi, a nessuna età.

Il quarto e ultimo appuntamento, domenica 16 novembre, vedrà protagonista Moreno Montanari con “La filosofia come cura”: un incontro che parte da Nietzsche per esplorare la filosofia come risposta all’inquietudine profonda che scaturisce dall’incertezza e dalla fragilità dell’esistenza. Montanari propone di guardare al disagio interiore non come a un’anomalia da curare, ma come a un varco prezioso per interrogare il senso del nostro essere al mondo e trasformare la fatica di essere sé stessi in un percorso di autenticità e consapevolezza

«”Un’etica per il futuro” rappresenta un festival che vuole offrire, soprattutto ai più giovani, uno spazio di riflessione in un mondo che corre troppo veloce attraverso la filosofia, che credo sia una disciplina viva e dinamica, capace di aiutarci a interpretare la complessità del presente e a guardare al futuro con maggiore consapevolezza – è il commento alla rassegna del sindaco di Monfalcone, Luca Fasan - i temi trattati quest’anno sono trasversali e di grande interesse per tutti e la collaborazione con Festival Mimesis ci consente di portare a Monfalcone nomi di rilievo del panorama filosofico contemporaneo, che aiutano a stimolare curiosità e pensiero critico».

«La nostra Amministrazione – prosegue Fasan - ha voluto costruire questa rassegna in costante dialogo con il territorio e con il Liceo Buonarroti, creando anche momenti dedicati agli studenti e alle loro curiosità. Il coinvolgimento delle scuole è fondamentale: ascoltare i ragazzi, farli partecipare e offrirgli occasioni di confronto diretto con gli autori è un modo per dare loro un imprinting culturale diverso e più profondo, abbracciando la classicità che si sposa alla contemporaneità». 

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