L'incontro in mattinata
Monfalcone, il distretto sanitario ascolta i rioni: salvato l'ambulatorio dermatologico

Stamattina la direzione ha incontrato i rappresentati ascoltando le richieste e raccontando i dati. Ancora caldo il tema dei medici di base.
Un incontro per conoscere le necessità dei vari rioni di Monfalcone ma anche per raccontare e segnalare alcune realtà all’interno del Distretto Sanitario che in questo periodo hanno subito alcune modifiche. A partecipare il sindaco, Anna Cisint, il direttore del Distretto, Carlo De Vuono, e il responsabile infermieristico del distretto, Paolo Frittitta.
Andando con ordine, la situazione che è emersa è quella prospettata già da vari mesi: anche se a Monfalcone i medici di medicina generale sono stati tutti sostituiti con altri colleghi, rimane il nodo a livello generale. “È necessario – ha ribadito ancora una volta il sindaco, Anna Maria Cisint – che venga cambiata la norma su scala nazionale. È anacronistico il fatto che non ci sia chiarezza sul fatto che i medici sono liberi professionisti e che nessuno, su 2500 interpellati, abbia accettato di diventare medico di base nella nostra regione”. Il riferimento è all’operazione di richiesta effettuata dallo stesso De Vuono per la sostituzione di alcuni pensionamenti previsti a Monfalcone che era andata a vuoto.
I numeri, va da sé, sono preoccupanti ma quanto emerso dalla riunione con i rioni “sono chiare necessità che verranno portate a Fedriga in qualità di presidente della Conferenza Stato-Regioni”. Monfalcone, in ogni caso, rimane una situazione fortunata, “anche se c’è necessità di modernizzare il servizio attivando in molti casi mail e nuove tecnologie, ma anche rendere gli spazi adatti. Non si possono vedere ancora fila di anziani che attendono fuori dagli ambulatori sotto la pioggia”, ha concluso Cisint.
De Vuono, dal canto suo, ha “raccolto le esigenze dei rioni” e ha annunciato che “i giovani medici che si stanno formando al Ceformed hanno accettato di dare una mano” per una situazione che rimane calda ma che “a Monfalcone siamo riusciti a contenere”.
Per quanto riguarda l’emergenza dei profughi ucraini in arrivo in zona, lo sportello di medicina di base sarà aperto con un giorno in più per tre mesi, aprile, maggio e giugno, il venerdì mattina, e sarà attivato lo stesso servizio anche lunedì e mercoledì pomeriggio. Gli orari restano invariati: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 14 alle 16: agli ucraini ospitati sarà consegnata una Tessera per Stranieri Temporaneamente Presenti che consentirà loro, su tutto il territorio regionale, l’accesso ai servizi sanitari.
Nel frattempo, sempre sul piano dei medici, la Regione a breve, secondo quanto annunciato dal sindaco Cisint, lancerà un bando per l’assunzione di un assistente per ogni medico.
Per quanto riguarda il distretto, invece, nel 2021, come confermato dal dottor Frittitta, sono stati mantenuti gli ambulatori urologico e oculistico, mentre si può tirare un sospiro di sollievo anche per l’ambulatorio dermatologico che rischiava la chiusura. Il Pua, Punto Unico di Accesso, che funge da collante tra ospedale e territorio, avviato nel 2014 ma attivo dal 2018 ha seguito 1326 pazienti. Va detto, infine, che l’apposita sezione Aft, che si occupa di pazienti fragili, segue 42 persone con scompenso cardiaco e 86 diabetici.
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