Il caso
Monfalcone, difende l'amica da attenzioni sgradite: picchiata da cinque uomini

La vittima, Monica, ha subito la rottura di una costola e un versamento pleurico. Levata di scudi dal mondo politico e civile.
È Monica Bizaj la donna di 48 anni vittima di un'aggressione consumatasi sabato scorso a Monfalcone. Monica si trovava in un locale del centro e si è ribellata ai palpeggiamenti, alle offese e alle battute di cattivo gusto subite da un'amica. Dopo il suo intervento, la donna è stata trascinata fuori dal locale da cinque individui che l'hanno presa a calci e pugni nella totale indifferenza dei presenti. Monica ha subito la rottura di una costola e il versamento pleurico. I medici le hanno dato 28 giorni di prognosi.
Appreso quanto avvenuto, l' associazione "Da donna a Donna" che si batte quotidianamente contro ogni forma di violenza maschile sulle donne, ha espresso tutta la sua solidarietà alle donne coinvolte ribadendo con fermezza il diritto di ciascuna a vivere liberamente e serenamente la propria socialità in ogni luogo possibile, senza per questo essere oggetto di attenzioni indesiderate, molestie e violenza di alcun tipo. "Ci indigna - scrive l'associazione - l'indifferenza dei e delle presenti e ci fa riflettere sull'assoluta necessità di continuare a lavorare per sradicare la cultura del disprezzo e del dominio maschile sulle donne, che è la radice di ogni violenza di genere. Una violenza che, come ricordiamo simbolicamente ogni 25 novembre, oltre ad arrivare sempre più spesso ad atti estremi, inquina silenziosamente il vissuto quotidiano di moltissime donne nel nostro paese e nel mondo".
Nelle scorse ore, sono arrivate alle redazioni locali anche le dichiarazioni del sindaco Anna Maria Cisint che si è esposta sull' aggressione subita dalla donna. “Le indagini sono in corso e quindi non mi pare il caso di fare commenti prima che sia la Polizia di Stato a definire la situazione - spiega il sindaco - certo è che la signora è stata percossa e stupisce che non ci sia stata immediata reazione per difenderla, né per chiamare le Forze dell’Ordine". E ancora Cisint: "È necessario che si intervenga sempre, perchè il silenzio porta altra violenza. Poi, se verrà accertata la responsabilità di qualcuno che è ospite - come pare che sia - che lavora temporaneamente qui, allora chiederò all’azienda l'immediato allontanamento”.
"Succede nel 2023. A Monfalcone. La città delle quasi 300 telecamere e dove una panchina rossa viene messa in luogo balneare per non disturbare la morale comune" sono le parole di Cristiana Morsolin de La Sinistra per Monfalcone. "Constatiamo una volta di più quanta strada ci sia ancora da fare - scrive ancora Morsolin - per scardinare questa cultura patriarcale, di quanto sia necessario intervenire ogni giorno e già nelle scuole per un cambiamento. La nostra piena solidarietà va alle due donne vittime, piena solidarietà a Monica Bizaj che da sempre si batte in difesa dei diritti. Oggi e sempre siamo vicini a tutte le donne vittime di questi gravissimi soprusi". Le indagini sul caso continuano e sono in carico al commissariato della Polizia di Stato di Monfalcone. Al momento non sono state rilasciate dichiarazioni.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
