I dati
Monfalcone, entro il 2025 -62% di debito per le casse comunali

Nel bilancio 2023 tra gli oltre 29 milioni che il Comune ha previsto di spendere, vi è un milione per l’ambiente, quasi 10milioni per la cultura.
Per il secondo mandato Cisint è il primo bilancio di previsione, in questo caso 2023-2025. “Sono le basi per i prossimi interventi – ha rimarcato il sindaco di Monfalcone – nati da un’analisi per condividere le strategie e che rimarcano il fatto che abbiamo un orizzonte, anche di confronto”.
Il bilancio si chiude con 110 milioni 919mila 468 euro, “un comune cresciuto non solo in popolazione ma anche dal punto di vista dei numeri che ci consentono di effettuare quelle scelte che portano gli eventi di qualità e gli interventi strutturali nel nostro territorio”.
Un’operazione condotta anche sul debito, passato dai 25milioni 474mila 824 euro della chiusura 2016 agli 11milioni 977mila 574 euro del 2023. Per Anna Cisint, coadiuvata dall’assessore Paolo Venni e dai tecnici Marco Mantini, Dirigente dell'area Bilancio e tributi, e Barbara Colle, Posizione organizzativa del Servizio contabilità, nell’esposizione dei numeri, la prospettiva al 2025 è quella di arrivare a un debito di 9milioni 956mila 239 euro al 31 dicembre 2025. “In pratica portiamo il debito a -62%” grazie a una strategia di bilancio e alcuni fondi del Pnrr. Ma anche ai venti esercizi commerciali che vengono erogati dal comune.
Pur essendo crescente la spesa del personale “siamo riusciti a mantenere i servizi e i costi mitigando gli impatti dei mutui”, precisa ancora Cisint. Debito e spese di personale che rimangono delle “rigidità” all’interno dell’intero bilancio comunale. Nel frattempo, Cisint ha sottolineato come la Tosap non verrà richiesta anche per il 2023, facendo risparmiare ai contribuenti oltre 60mila euro l’anno.
Tra le voci nel triennio quella sui “diritti” che dai 18.577.669 del 2016 passa ai 22942.366 di questo bilancio, l’istruzione da 2.180.000 del 2016 a 2.553.690 del 2023, le attività culturali da 1.987.000 del 2016 ai 2.580.000 del 2023. Ma anche la tutela ambientale che dai 5.616.901 del 2016 passa ai 7.343.729 del 2023.
Non indifferente il problema del rincaro delle bollette che ha comportato, comunque, un aumento dei costi per la gestione comunale: nel 2022 il Comune di Monfalcone ha saldato fatture per 29milioni 680mila euro con una media di 24 giorni di attesa contro i 28 nazionali.
“Abbiamo mantenuto i servizi – spiegano gli amministratori – nonostante tutto facendo in modo di andare incontro alle esigenze dei cittadini anche contro l’inflazione”. Tra i servizi “in perdita” la Casa Albergo o gli Asili Nido, mantenuti per un costo reale di 1.094.000 euro o il Teatro comunale che, con un costo di 962.457mila euro si copre al 60% delle spese.
Infine, è stata fatta scorrere la graduatoria per coloro che avevano partecipato al bando per le imprese locali nel 2022, “e nell’anno in corso tutti avranno ricevuto una parte”. Nel bilancio 2023, poi, tra gli oltre 29 milioni che il Comune ha previsto di spendere, vi è un milione per l’ambiente, quasi 10milioni per la cultura. Tra i lavori quelli alla Randaccio e per l’efficientamento energetico del teatro comunale ma anche per la riapertura definitiva di Casa Mazzoli, “dove si stanno concludendo i lavori mentre per gli alloggi sfitti di via Rossetti sono già conclusi”, conclude Cisint.
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