Monfalcone, il Comune incontra Ascom, Comolli: «Riavvicineremo le partite Iva che vendono servizi»

Monfalcone, il Comune incontra Ascom, Comolli: «Riavvicineremo le partite Iva che vendono servizi»

L’INCONTRO

Monfalcone, il Comune incontra Ascom, Comolli: «Riavvicineremo le partite Iva che vendono servizi»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 15 Ott 2024
Copertina per Monfalcone, il Comune incontra Ascom, Comolli: «Riavvicineremo le partite Iva che vendono servizi»

Tra le priorità del nuovo direttivo ci sono la mappatura dei negozi chiusi e l’ideazione di percorsi innovativi. Fasan apre a nuove progettualità assieme alla Regione.

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Annuncia un «tavolo di confronto mensile» con l’assessore comunale competente per «valutare insieme soluzioni e proposte». È Davide Comolli, titolare de “Il Filo di Paglia” di via Duca d’Aosta e nuovo presidente di Ascom Confcommercio Mandamento che questa mattina è stato ricevuto in municipio da alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale monfalconese. Un momento conoscitivo nel quale è stata manifestata la volontà di ripristinare la consuetudine – quella del tavolo di dialogo - interrotta dal Covid, ma che «ci fa capire che non siamo soli». Al tavolo erano presenti il vicesindaco facente funzioni Antonio Garritani, l’assessore al commercio Luca Fasan e l’assessore alle priorità strategiche per lo sviluppo economico e sociale, Anna Maria Cisint.

Comolli, eletto a fine settembre, ha nuovamente espresso e riconfermato la stima nei confronti di un’«amministrazione comunale vicina al commercio cittadino in maniera tangibile». Nel suo intervento ha ricordato pure che – negli ultimi otto anni - dal Comune «non sono mancati contributi e finanziamenti» volti a sostenere interventi di miglioramento delle attività commerciali. Garantito anche l’ascolto delle categorie afferenti all’associazione. A parlare di condivisione di percorsi è stato anche l’ex sindaco Anna Cisint che ha confermato quella «linea di grande attenzione e supporto» che non viene meno a favore di chi «porta avanti il lavoro a sostegno delle proprie famiglie» e di chi «è il primo presidio sul territorio cittadino».

Cisint ha pure fatto riferimento a investimenti e azioni messe in campo nel settore «che è molto cambiato nel tempo». Un esempio – che è anche una riconferma per il 2025 – è la misura di politica fiscale dell’esenzione Tosap per bar e ristoranti. Citati come aspetti positivi anche la modifica del “regolamento vetrine” come misura di “lotta al degrado urbano”, il nuovo regolamento per lo svolgimento del mercato settimanale e gli stanziamenti per la riqualificazione digitale delle attività garantite grazie al Distretto del Commercio di cui Monfalcone è capofila. «Il ricambio porta nuovo entusiasmo e nuove idee – sono le parole del vicesindaco reggente Garritani – c’è quindi una nuova linfa d’approccio a questo incarico». Regione, Comune e Distretti Commerciali lavorano dunque in sinergia con le varie Ascom territtoriali. Un aspetto ritenuto decisivo da Garritani anche sotto l’aspetto urbanistico che si intreccia continuamente con i temi direttamente di natura commerciale.

Congratulazioni a Comolli – affiancato dal vicepresidente Stefano Sabatti, titolare di “EffettoDiva” in via Oberdan - sono poi giunte dall’assessore Luca Fasan che ha ricordato la fattiva collaborazione con le realtà di VivaCentro e Centro Commerciale Naturale e ha sottolineato il «contatto continuo con la base» che non viene mai meno tra amministrazione e Ascom. Fasan ha pure garantito che nuove visioni e lo studio su “nuove aperture” saranno «oggetto dei prossimi tavoli di confronto» utili a chiedere l’appoggio della Regione per una valutazione d’insieme del fabbisogno necessario circa le nuove progettualità che saranno proposte e programmate in base alle linee guida che saranno individuate – appunto – con l’amministrazione regionale e nello specifico con il coinvolgimento con l’assessore Sergio Emidio Bini – si spera – prima dell’approvazione della Legge Finanziaria regionale.

Tornando più specificatamente al “programma” del neo presidente Comolli e del suo «qualificato direttivo», tra i primi obiettivi da raggiungere c’è quello di «far riavvicinare le partite Iva che vendono servizi», quelle che comunemente «stanno al secondo piano». Quindi non solo vicinanza a commercio di prossimità e di vicinato, ma anche a quel Terziario avanzato finora “poco considerato”. «Insieme al Comune intendiamo fare un percorso virtuoso – continua il neo presidente – siamo pronti». Da parte sua, il vice Sabatti ha ricordato il valore ricoperto e rappresentato da tutti gli 8 Comuni del Mandamento. Dopo il riavvicinamento delle partite Iva “incomprese”, la nuova Ascom intende «mappare i siti commerciali chiusi» quindi incentivare i privati a migliorare e a ideare percorsi innovativi condividendo idee su negozi sfitti o invenduti.

Per la nuova squadra guidata da Comolli, commercio e servizi (intesi come proposte aggiuntive correlate all’offerta commerciale) «vanno di pari passo». Secondo i dati Suap del Comune, al 31 dicembre 2016, le attività commerciali cittadine erano 1065, mentre – al 16 settembre 2024 – se ne registrano 1106. Sono 41 in più pari al 3,7% di incremento. Dopo la prima riunione del nuovo direttivo, tra le questioni facenti parte della fase di rodaggio associativa, c’è quella rappresentata dall’ingresso in Ascom di 20 commercianti bengalesi coinvolti dalla precedente gestione. A tal proposito – quindi sul tema dei “negozi etnici” – l’azione della rete tra Ascom e amministrazione comunale volta alla garanzia del decoro, della pulizia e dell’innovazione di queste realtà economiche non dovrà venir meno. È un aspetto sul quale è intervenuto convintamente l’assessore Cisint che si è esposta sulla necessità della garanzia del continuo progresso degli standard qualitativi del panorama commerciale cittadino.

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