Monfalcone, a cento anni dall'assassinio Monfalcone Meticcia chiede il ricordo di due giovani antifascisti

Il coordinamento Monfalcone Meticcia sabato mattina chiederà, nel corso di una conferenza stampa ad hoc, che venga dedicato uno spazio a ricordo dei due giovani Giuseppe Nicolausig e Dioniso Rizzardini uccisi nel 1921.

“È il 7 ottobre 1921 quando in via IX Giugno vengono assassinati due operai del Cantiere: Giuseppe Nicolausig e Dioniso Rizzardini. Poco dopo le 22 i due giovani operai, 20 anni il primo, 18 il secondo, stanno rincasando, quando vengono freddati a colpi di rivoltella. Dei due giovani assassinati Giuseppe Nicolausig di Mossa ha sentimenti libertari. Dioniso Rizzardini, originario di Pola, frequenta il gruppo giovanile comunista”.

A raccontare la storia dei due giovani è il coordinamento Monfalcone Meticcia, che chiederà, sabato, durante una conferenza stampa in via IX Giugno, 25, ovvero sul luogo del delitto, uno spazio a loro ricordo.

“Nonostante i due assassini riescano a sfuggire, subito è chiaro che si tratta di un delitto politico compiuto dai fascisti. Il locale Fascio di combattimento – dove secondo il quotidiano comunista triestino "Il Lavoratore" i due assassini si sarebbero rifugiati – cerca di prendere le distanze dall'accaduto e minaccia di farsi giustizia” prosegue il coordinamento.

“Quando si sparge la notizia del delitto, tutta la città, ma specialmente la classe operaia, ne rimane fortemente impressionata. Le maestranze del Cantiere Navale Triestino, dove sono occupati i due giovani, abbandonano il lavoro verso le 9 in segno di protesta”.

“I funerali dei due operai quindi si trasformano in una manifestazione imponente. Forse l'ultima prima dell'avvento della dittatura. Ora a distanza di un secolo la Monfalcone antifascista vuole ricordare questi due ragazzi prime vittime della barbarie fascista nella nostra città e fa un appello per uno spazio a loro ricordo”, concludono.

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