Monfalcone celebra il Corpus Domini, il decano don Zuttion: «Un cammino condiviso in una società sempre più secolarizzata e chiusa in sé stessa»

Monfalcone celebra il Corpus Domini, il decano don Zuttion: «Un cammino condiviso in una società sempre più secolarizzata e chiusa in sé stessa»

LA FESTA

Monfalcone celebra il Corpus Domini, il decano don Zuttion: «Un cammino condiviso in una società sempre più secolarizzata e chiusa in sé stessa»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 17 Giu 2025
Copertina per Monfalcone celebra il Corpus Domini, il decano don Zuttion: «Un cammino condiviso in una società sempre più secolarizzata e chiusa in sé stessa»

I parroci invitano a partecipare e osservano «un evidente processo di scristianizzazione». «Andare in processione, seppur in pochi, evidenzia una sana autocritica dalla quale riaffiora la manifestazione di una fede matura».

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Giovedì 19 giugno, anche la Chiesa Monfalconese celebrerà la Festa del Corpus Domini. Una ricorrenza che – quantomeno in linea teorica – esprime l’importanza del donarsi e farsi presente in tutte le realtà della vita cristiana. Un “atto” che attraversa tanti contesti: il mondo del lavoro, quello dell’Istruzione, l’associazionismo, i luoghi della solitudine e della sofferenza e la società in generale. Quest’anno la solennità che si celebra sessanta giorni dopo la Pasqua sarà vissuta in maniera unitaria per tutta la città di Monfalcone con la celebrazione della santa messa alle ore 20 nella Chiesa di San Giuseppe nel rione di Largo Isonzo. Al termine avrà luogo la tradizionale processione. È un avvenimento che fa pensare ed invita a riflettere se lo si vuole vivere in una società che fa fatica a mostrare il suo volto umano, a dimostrare apertura nelle relazioni e nelle convivenze che caratterizzano questi tempi.

«Questa festa ci ricorda la presenza reale di Gesù Cristo nell’Eucaristia - sottolinea don Paolo Zuttion, parroco di San Giuseppe e decano di Monfalcone, Ronchi e Duino Aurisina - ci ricorda che il corpo e il sangue di Cristo tornano ad essere reali e si rinnova il mistero pasquale della morte e risurrezione di Gesù, il suo offrirsi interamente all'intera umanità. Il Corpus Domini celebra dunque la vicinanza di Gesù agli uomini ed è per questo motivo che tradizionalmente le celebrazioni assumono un carattere popolare con processioni che si snodano lungo le strade cittadine». Così, i parroci di Monfalcone, don Paolo Zuttion e don Flavio Zanetti, insieme ai sacerdoti che operano in questa città, invitano calorosamente «a partecipare a questo importante momento di preghiera e riflessione».

«Un momento condiviso per tutta la città per sentirsi un'unica chiesa in cammino e portare la testimonianza della vicinanza di Gesù agli uomini – aggiunge don Zuttion - un cammino che parte dai singoli per diventare momento collettivo di preghiera e di speranza, tanto più necessario oggi in una società sempre più secolarizzata e chiusa in sé stessa, incapace di porsi in ascolto e di dare risposte di verità».
Una comunità, sempre secondo le riflessioni del decano Zuttion, «dove il processo di scristianizzazione è evidente e preoccupante». «Proprio per questo è importante uscire in processione, pur nella scarsità di forze e riconoscendo un processo in atto che deve stimolare una sana autocritica dalla quale riaffiora la manifestazione di una Fede matura».

Un richiamo importante in una città dove non si può far finta che non esistano ipocrisie e dove, dal punto di vista statistico, non si può dire che la città non viva delle contraddizioni che hanno un peso. Quanto al programma della serata, dopo la solenne concelebrazione eucaristica, la processione partirà alle 20.45 circa da piazzale Don Pino Deluisa e continuerà lungo via Largo Isonzo, via Mantegna, via Veronese, via Nievo, via Acque Gradate e via Isonzo per poi rientrare in chiesa. Lungo il percorso sono previsti tre punti di sosta dove verranno proposte preghiere, letture e riflessioni. 

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