Monfalcone si è «appropriata» di D'Annunzio per l'impresa di Fiume, tenetevelo pure, anzi, anche no

Monfalcone si è «appropriata» di D'Annunzio per l'impresa di Fiume, tenetevelo pure, anzi, anche no

La lettera

Monfalcone si è «appropriata» di D'Annunzio per l'impresa di Fiume, tenetevelo pure, anzi, anche no

Di Marco Barone • Pubblicato il 08 Feb 2021
Copertina per Monfalcone si è «appropriata» di D'Annunzio per l'impresa di Fiume, tenetevelo pure, anzi, anche no

Ci scrive Marco Barone, blogger, storico e scrittore, sulla relazione tra D'Annunzio e il Territorio, in particolare Ronchi dei Legionari e Monfalcone.

Condividi
Tempo di lettura

Ronchi di Monfalcone era una borgata autonoma grazie all'Impero Austro Ungarico, cambiò nome in Ronchi dei Legionari per celebrare sotto l'Italia fascista la scellerata occupazione di Fiume che farà piombare la città in 500 giorni di incubo. Si segnerà con il 12 settembre del 1919 l'inizio della fine dell'autonomismo di Fiume e della ricchezza della città oggi croata. Il monumento che celebra quell'obbrobrio dal punto di vista storico è stato realizzato sul territorio comunale di Monfalcone, a Ronchi è rimasta solo una targa ignota ai più, posta dal temibile capo del fascismo Giunta solo due mesi dopo aver guidato l'assalto al Narodni Dom di Trieste, il simbolo delle persecuzioni razziali contro gli sloveni.

Per il centenario dell'occupazione di Fiume a Monfalcone il comune su pietra istriana realizzò una targa con la quale celebrava come atto di amor patrio quell'atto eversivo e militarista. Se non bastasse ora sui muri di via Sant'Ambrogio è apparsa una gigantografia di D'Annunzio dove lo si onora per quell'impresa, nel senso di atto militare, che con Monfalcone c'entrava poco o niente. Se di passaggio fu su Ronchi, figurarsi Monfalcone che diede per qualche settimana ospitalità agli alti ufficiali dell'esercito mandati a dormire a Vermegliano di Ronchi nell'attesa dell'arrivo di D'Annunzio. Anzi, Monfalcone venne privata di una campanella di San Polo che la città ha rivendicato ma non viene restituita. In più in quella gigantografia si celebra una Costituzione che non entrò mai in vigore a Fiume, rimase carta straccia. Insomma, Monfalcone si appropria di D'Annunzio per l'occupazione di Fiume.

Operazione storica di stampo nazionalistico totalmente aliena alla città dei cantieri, estranea a quell'atto politico, se già Ronchi venne coinvolta di passaggio e per poche ore, e quelle poche ore ne plasmarono in modo artificioso per mano del fascismo l'identità, figurarsi che legame vi possa mai essere con Monfalcone. Zero assoluto. Uno zero assoluto che si auspica verrà fatto valere quando Monfalcone vivrà la sua nuova liberazione politica da questo modo di concepire la storia, che dovrà passare con un nuovo governo cittadino, dall'eliminazione di quella gigantografia su via Sant'Ambrogio all'eliminazione della targa che celebra come atto di amor patrio l'occupazione della città di Fiume, che cagionò migliaia di profughi, decine e decine di vittime e la distruzione del tessuto socio economico e culturale della città oltre che l'affossamento della sua autonomia secolare.

L'auspicio è che si possa avviare con tale pretesto una revisione della toponomastica di questo Territorio che ha necessità di veder ripristinata e valorizzata la propria storia ed identità che non fa rima sicuramente con il nazionalismo italiano o eventi o personaggi connessi al fascismo. 

Marco Barone

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×