Monfalcone, al via il 37esimo anno accademico dell’Università della Terza Età

Monfalcone, al via il 37esimo anno accademico dell’Università della Terza Età

LA PRESENTAZIONE

Monfalcone, al via il 37esimo anno accademico dell’Università della Terza Età

Di Enrico Valentinis • Pubblicato il 10 Set 2025
Copertina per Monfalcone, al via il 37esimo anno accademico dell’Università della Terza Età

Presentato al Palazzetto Veneto il nuovo programma ricco di laboratori, lezioni e uscite didattiche: oltre 800 iscritti e 2400 ore di attività per una comunità sempre più variegata ed unita.

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È stato presentato al Palazzetto Veneto di via Sant'Ambrogio di Monfalcone stamane, mercoledì 10 settembre, l’anno accademico 2025/2026 dell’Università della Terza Età del Monfalconese APS.

A presentarlo è stata la presidente Manuela Guerrera, che si è detta entusiasta per l’inizio di questo anno accademico, contando per il 2025 più di 800 presenze e un complessivo di 2400 ore fra laboratori, lezioni e uscite didattiche dedicate agli “studenti senior”.

Una realtà, quella dell’UTE, che conta ben 37 anni di vita, con la sua fondazione avvenuta nel 1988 a Sagrado, per poi spostarsi nella sua attuale sede nel centro di Monfalcone nei primi anni 2000. «Ogni anno che passa – racconta la presidente – possiamo contare sempre più persone desiderose di partecipare a questa iniziativa, in modo da formare una grande ed unita famiglia».

Famiglia che, ci fa sapere proprio Guerrera, è ormai presente anche in tante realtà del territorio, quali la storica sede di Sagrado, nella Sala Peres a Staranzano e tra le mura della Sala Civica delle Associazioni di Pieris.

Tutte queste singole sedi sono gestite da uno staff tutto al femminile, che si occupa in toto di tutte le questioni relative all’organizzazione delle lezioni, dei programmi formativi, delle uscite e dei 30 variegati laboratori proposti. «È importante trattare temi attuali che ci riguardano in prima persona – racconta invece la responsabile comunicazione Carla Comelli – proprio quest’anno proponiamo un interessante focus sulle montagne della Regione, concentrandoci anche sui danni provocati dal riscaldamento globale».

Vari gli altri temi che verranno approfonditi dal team dell’UTE: fra i tanti figura anche un’analisi dell’epoca barocca, con l’obiettivo finale di scongiurare la sua ridondante bellezza effimera, cercando di spostare l’attenzione ad avvenimenti altrettanto importanti avvenuti nel medesimo periodo.

Ruolo cruciale – ci hanno fatto sapere – lo svolgono i laboratori, dove verranno concretizzati tanti insegnamenti, unendo le persone verso un risultato concreto e soddisfacente. A rappresentare queste attività è Annamaria Mazzarin, che reputa la cosa come un bene anche perché, come racconta lei stessa «le persone collaborano, si aiutano e creano davvero un bellissimo clima di condivisione e cooperazione».

Fra i programmi dell’UTE non mancano le uscite didattiche, tutte curate ed organizzate dalla referente Roberta Vischi, che ci tiene a sottolineare come non si tratti di semplici gite, ma di veri e propri piccoli incontri con l’obiettivo di far apprendere osservando, dirigendosi in luoghi di cultura, quali mostre d’arte, musei o paesi ricchi di storia.

Proprio quest’anno sono già state pianificate delle uscite a Villa Manin, una visita nei comuni di Valvasone e Cordovado, un appuntamento a Treviso per la mostra di Picasso, una visita guidata al Museo Diocesano di Udine, oltre a tappe artistico-culturali previste anche a Cividale, Caorle e Jesolo.

All’evento erano presenti anche l’assessore alle Associazioni Irene Cristin e l’assessore all’Istruzione del comune di Staranzano Giuseppina Gambin, a testimonianza della vicinanza delle istituzioni al mondo dell’educazione permanente. Da anni, infatti, i Comuni di Staranzano, San Canzian d’Isonzo e Monfalcone sostengono attivamente l’UTE, riconoscendone il ruolo centrale nella promozione culturale e sociale del territorio. 

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