LA DELIBERA
Monfalcone aderisce allo Sportello Amianto Nazionale: «Centro unico di riferimento per rafforzare la rete informativa»

Protocollo d’intesa con l’Associazione Sportello Amianto Nazionale Aps di Roma. Il servizio durerà tre anni e verrà promosso sui canali istituzionali del Comune. Fasan, «partirà il prima possibile».
Il Comune di Monfalcone aderisce allo Sportello Amianto Nazionale. L’annuncio è stato dato stamane, lunedì 19 maggio, in Comune a Monfalcone dove sono stati illustrati i contenuti della delibera ad hoc approvata in Giunta Comunale lo scorso 12 maggio.
«Il tema dell’amianto è per noi di grande rilevanza - ha evidenziato il sindaco Luca Fasan - abbiamo voluto rafforzare la memoria collettiva dotando il Museo della Cantieristica di un memoriale e abbiamo realizzato un’esposizione permanente alla Porta di Panzano, entrambi dedicati alle vittime dell’amianto. Abbiamo inoltre lavorato costantemente con Asugi per il potenziamento della Pneumologia e abbiamo bonificato tutti gli edifici pubblici per renderli amianto free». «L’adesione allo Sportello Amianto Nazionale costituisce per noi motivo di orgoglio in quanto rappresenta un centro unico di riferimento, anche per i cittadini del territorio, per ricevere informazioni su procedure, bandi e sui diritti di cui possono beneficiare».
La proposta istitutiva è arrivata dall’Associazione Sportello Amianto Nazionale Aps di Roma e si propone come servizio di informazione a supporto di cittadini residenti e imprese insediate nel territorio comunale con problematiche complesse e multidisciplinari connesse all’amianto.
Lo Sportello Amianto Nazionale è nato con il preciso scopo di coordinare al suo interno le competenze tecnico, professionali e scientifiche del terzo settore in questo ambito. Si pone come unico interlocutore di gestione dell’informazione e della formazione in ambito amianto, partecipato da un comitato scientifico costituito da i più grandi e riconosciuti enti, associazioni e confederali sindacali nazionali che mettono a disposizione le proprie competente al fine di concertare il più ampio, specifico, qualificato e democratico punto di informazione per la gestione del rischio amianto nell’osservanza di quanto promosso per la gestione dei beni comuni e definito indirizzato nelle attuali “Buone Pratiche Amianto”.
All’incontro di presentazione hanno partecipato l’assessore alla salute Marta Calligaris, l’europarlamentare Anna Maria Cisint e il dottor Fabrizio Protti, presidente nazionale di Sportello Amianto. Della necessità di «diffondere la comunicazione e l’informazione sul tema per approfondire e mettersi in rete» ha riferito Cisint che ha portato la questione in Parlamento Europeo chiedendo venga data attenzione alle associazioni, ai protocolli da istituire, ai tavoli da instaurare tra vari soggetti e ai finanziamenti utili a coniugare con equilibrio sanità, ricerca e ambiente.
«È un’occasione per fare rete e per cogliere il punto nodale della questione cioè creare relazioni – ha spiegato Calligaris – la parte sanitaria, per esempio, andrà a collegarsi con tanti altri nodi come indispensabile approfondire la rete esperienziale con Casale Monferrato». Quanto verrà attivato sarà uno sportello digitale che andrà ad “affiancare” quello già presente ed attivo in municipio sotto la guida dell’Ufficio Tecnico. Per l’assessore Calligaris servirà anche puntare sul rafforzo dei percorsi prioritari nella rete già attiva tra Crua, Pneumologia e Cure Palliative.
Lo Sportello sarà una struttura “di rapporto comunale”. «Quanto già esistente dà risposte ai privati su smaltimento e possibilità date dai bandi – spiega Cisint – a questo si aggiungerà la possibilità di reperire informazioni per il supporto delle dismissioni, trovare comunicazioni su bandi, bonifiche e fondi a disposizione di famiglie ed imprese. L’utenza potrà quindi trovare risposte possibili su sostegni e azioni di risanamento».
Per il dottor Protti, quello monfalconese è il territorio «più martoriato d’Europa che vive di una competenza purtroppo fondata sul lutto». Secondo il presidente dell’Aps «amianto non è soltanto passato, tutela e vittime» ma vuol dire «creare una rete per il futuro» dove la fibra killer sarà ancora protagonista dei restauri edilizi. Quella fornita dallo sportello sarà quindi «una comunicazione orizzontale e trasversale su tutti i campi possibili. Sarà d’ausilio alle amministrazioni comunali e alle associazioni del territorio per permettere approfondimento sugli studi degli abbandoni illegali, dare informazioni su smaltimento regolare, fare prevenzione in maniera diffusa, conoscere le detrazioni a disposizione, conoscere bandi regionali e nazionali o reperire notizie su ricerche scientifiche e sentenze giuridiche indicative.
Il servizio verrà promosso sui canali istituzionali e sui social dell’Ente che metterà anche a disposizione una sede, all’interno del Municipio, per i casi in cui si rendesse necessario l’incontro diretto con i cittadini. Il sindaco Fasan ha dichiarato che si attiverà «il prima possibile» così – come suggerito dal presidente Protti - «da fornire uno strumento di sintesi per amplificare la voce dei cittadini».
Come previsto dal protocollo d’intesa, l’adesione al servizio durerà tre anni. La spesa annua da corrispondere all’associazione quale contributo per l’adesione è pari a euro 1.650 euro. Tale spesa trova copertura negli stanziamenti del capitolo di spesa dedicato contenuto nel bilancio 2025-2027.
Soddisfatto per la continuità nell’impegno sul tema e per l’unità d’intenti raggiunta si è dichiarato Umberto Miniussi della Lilt che ha definito lo sportello «interessantissimo». Sulla stessa linea anche David Bottegaro dell’Aea il quale l’ha definito «un contributo che è un positivo strumento in più a supporto di tanti cittadini».
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