Italia all'estero, un accordo per richiamare turisti a Monfalcone

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Italia all'estero, un accordo per richiamare turisti a Monfalcone

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 27 Ott 2023
Copertina per Italia all'estero, un accordo per richiamare turisti a Monfalcone

Siglato ieri mattina l'accordo tra l'associazione Clape nel mondo e la Camera di commercio italo-argentina per nuove attività.

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L’Italia chiama gli italodiscendenti, ossia coloro che hanno antenati emigrati nel passato dalla Penisola e che oggi vivono in comunità sparse per il mondo. Un progetto che riguarda da vicino le numerose associazioni locali che riuniscono connazionali o corregionali in diversi Paesi, come la Clape nel Mondo di Monfalcone che ieri ha sottoscritto un protocollo di collaborazione insieme alla alla propria sezione a Buenos Aires e alla Camera di commercio italo-argentina in vista del progetto “Turismo delle radici”.

Ieri mattina, nella sala dell’Europalace hotel della Città dei cantieri, una rappresentanza dei firmatari ha incontrato Cristina Lambiase, coordinatrice del percorso in regione per il ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, proprio per conoscerne i dettagli. “È la prima volta - ha sottolineato il presidente della Clape, Lucio Gregoretti - che si fa un investimento così importante per ricordare ai nostri connazionali delle proprie radici”. Il bacino potenziale riguarda circa 80 milioni di persone.

Si tratta in gran parte di persone che vivono tra Canada, Australia, Brasile, Argentina e Stati Uniti, ossia le principali mete di emigrazione degli italiani tra Ottocento e Novecento. Il tutto rientra nel filone contributivo del Pnrr per l’attrattività di piccoli borghi, con un bando che sarà pubblicato tra circa un mese dal Maeci per finanziare progetti locali. “Sarà rivolto a Comuni fino a 15mila abitanti - ha illustrato Lambiase - con premialità fino a 5mila”. Si potranno così ottenere contributi per feste ed eventi tradizionali.

Il 2024, peraltro, sarà l’Anno delle radici italiane e l’obiettivo è far avviare questo progetto proprio in questa occasione. “Chi è restato - ha illustrato ancora la dirigente del ministero - non sempre ricorda il passato, ed è doloroso per un discendente non essere riconosciuto.Questo progetto serve anche per trovare una comunione d’intenti, al tavolo tecnico non c’è mai stato un rappresentante del Friuli Venezia Giulia”. Con questo percorso, inoltre, si punterà a creare anche nuove figure professionali nel campo del turismo.

“Dobbiamo tornare a far sentire alle giovani generazioni - ha evidenziato Claudio Farabola, ceo della Camera di commercio italo-argentina - che il legame con la terra d’origine è un valore, anche per un potenziale business”. Plauso anche da Mauro Sabbadini, presidente della Clape del Paese sudamericano che oggi raccoglie un centinaio di famiglie sparse in tutte le province. Proveniente da Salta, la città vanta anche un gemellaggio con Monfalcone dal 2007, Sabbadini ha ricordato anche che oggi 8 milioni di argentini sono in condizione di avere la cittadinanza italiana.

Consenso ampio sul progetto dal sodalizio, quindi, che con il nuovo accordo realizzerà, presso l’ente camerale, una "Antenna turismo delle radici" con il compito di diffondere, promuovere, organizzare ogni utile azione e iniziative in linea con la strategia del progetto in collegamento con le strutture del territorio. Si punterà poi a creare un Archivio della memoria, nonché promuovere esperienze di vacanze lavoro sul territorio, dedicate a connazionali all’estero. “Il modello della lingua friulana sta funzionando” ha aggiunto Gregoretti.

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