IL PRESIDIO
Monfalcone, 500 attivisti pacifici in Piazza della Repubblica alla manifestazione ProPal e a sostegno della Sumud Flotilla

CGIL, Coordinamento di Solidarietà alla Sumud Flotilla e cittadini uniti per chiedere pace in Medio Oriente e denunciare l’arresto dei volontari nelle acque internazionali. Luxich: «Radunati per portare consapevolezza».
In linea con quanto sta accadendo in queste ore in tutto il Paese, le manifestazioni ProPal continuano anche a livello locale. Dopo il corteo di ieri sera a Gorizia, stamane, venerdì 3 ottobre, a Monfalcone in Piazza della Repubblica, si sono riunite circa 500 persone per prendere parte al presidio “La Flotilla è stata fermata. Blocchiamo tutto!” organizzato da CGIL e Coordinamento di Solidarietà alla Sumud Flotilla.
Un evento sentito da parte dei sindacati e delle tante persone comuni radunatasi - come detto- numerose sul “Biscotto”, unite tutte dalle parole «Free Palestine», intonate in diversi cori durante la manifestazione pacifica e stanziale. Così, a distanza di un anno, si avverte sempre di più come un’urgenza il raggiungimento di un tavolo di pace che dovrebbe concretizzarsi al più presto.
«Un altro esempio, quello della Palestina, di prosecuzione di un’arroganza che ha generato una malvagità sui popoli che imperversa già da trent’anni» così ha voluto definirla Saša Čulev, segretario generale della FILT di CGIL. «Una situazione terribile per il popolo palestinese, che solo chi ha avuto le bombe sulla testa può comprendere quanto sia difficile e spaventoso – ha raccontato – stiamo perdendo sempre più la nostra umanità».
A parlare anche Moreno Luxich della FIOM: «Siamo tutti qui radunati per portare consapevolezza su cosa sta accadendo in quelle zone di continua guerra».
Focus concentrato anche sui recenti arresti e sequestri, avvenuti nelle acque internazionali, dei volontari e delle 41 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, abbordate da Israele a 70 miglia da Gaza. Arrestati 450 volontari, tra cui 46 italiani, poi trasferiti nel carcere di Ketziot per la loro espulsione o processo.
«Il diritto internazionale non dovrebbe permettere ciò – ha tuonato l’avvocato Giovanni Iacono della CGIL – le persone sono state arrestate e costrette a firmare dei trattati dove ammettono di aver invaso le acque internazionali». «È assurdo che nel mondo circolino liberamente armi e dispositivi bellici a scapito di corridoi umanitari, che puntualmente vengono eliminati» ha voluto sottolineare invece Massimiliano Donzelli, segretario generale di FILCTEM.
C’è anche chi ha definito l’attuale momento come «un mondo distopico, simile a quello dei film catastrofici» ha spiegato Mafalda Carletti, segretaria della funzione pubblica di CGIL.
Uniti alla manifestazione anche tanti ragazzi che hanno fatto sentire anch’essi la loro voce, come due giovani studentesse dell’ISIS Pertini. «Per noi studenti la possibilità di scioperare è importantissima, anche perché bisogna pensare che tanti bambini a Gaza non possono andare a scuola – hanno raccontato – chi, durante questa giornata, decide di dormire è solo che irrispettoso verso questo momento gravissimo».
Non sono mancate anche le critiche riferite al contesto nazionale, pronunciate da Andrea De Luca, presidente della Camera del Lavoro di Gorizia: «Il nostro ministro degli Esteri non ha fatto nulla per impedire l'arresto dei volontari italiani della flotilla» ha evidenziato.
Alla manifestazione hanno preso parte le consigliere comunali Lucia Giurissa e Cristiana Morsolin.
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