«Il modello Ronchi è fallito». Vecchiet sfodera la polemica contro Benvenuto

«Il modello Ronchi è fallito». Vecchiet sfodera la polemica contro Benvenuto

Botta e risposta

«Il modello Ronchi è fallito». Vecchiet sfodera la polemica contro Benvenuto

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 18 Ott 2022
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Il pd ronchese si mette a difesa del primo cittadino e rilancia, «l'ex sindaco guarda al nazionale ma il locale è diverso».

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Il "modello Ronchi" è fallito. Ad esserne convinta è l'opposizione consiliare rappresentata dalla civica "Insieme per Ronchi" che è andata a rispolverare una nota stampa della scorsa estate redatta da parte del Pd di Ronchi dei Legionari e firmata sia dal suo segretario comunale che da quello provinciale, i quali, in vista delle elezioni nazionali, suggerivano di imitare il modello della città, e che tutto ciò avrebbe permesso di far ritornare alla guida del comune bisiaco il Partito Democratico. Con quel comunicato in sostanza, il PD chiedeva ai partiti nazionali che avevano sostenuto il governo Draghi di allearsi tra loro. "Purtroppo il modello Ronchi è fallito - sono le parole della civica in minoranza consiliare - in quanto i risultati elettorali hanno evidenziato la pesante sconfitta del Pd e della sua coalizione, che hanno comportato sia le dimissioni del segretario nazionale che di quello regionale. A Ronchi, il PD, alle recenti elezioni amministrative si era alleato con Italia Viva e Azione, che avevano presentato una lista denominata Ronchi Domani". Sullo scenario nazionale invece tutto questo non è accaduto in quanto il partito di Italia Viva si è presentato per conto proprio e chiaramente contro la coalizione nazionale guidata dal PD.

"Siamo in democrazia, ma risulta difficile capire come nella nostra amministrazione comunale convivano realtà con idee e visioni politiche diverse. Ricordiamo che recentemente Italia Viva ha detto che alle prossime elezioni regionali potrebbe anche sostenere il Presidente della Regione uscente che appartiene alla Lega, che si colloca nello schieramento di centro destra. "Non riusciamo a capire come il Pd conviva con questa situazione, e neppure capiamo il consigliere comunale che appartiene ad Articolo 1, che nel suo programma prima delle elezioni citava la necessità prioritaria di battere il centro destra, e che ora accetta la convivenza politica" così Insieme per Ronchi . Le divergenze politiche fanno così innervosire l'opposizione guidata dall'ex sindaco Vecchiet il quale ritiene che l' amministrazione comunale, ad oggi, non ha ancora dato nessun segnale, nessuna visione di futuro della comunità, se non quello di continuità con l’amministrazione precedente, alla quale appartenevano sino alla scorsa primavera, sia l' attuale sindaco che il suo assessore "alter ego" Martinelli. Se Ronchi non è più vista come un modello né sotto l’aspetto politico e neppure sotto l’aspetto amministrativo, non sono della stessa idea in casa Pd.

Alle accuse della minoranza è prontamente arrivata la risposta, in una nota congiunta dei segretari, quello provinciale Diego Moretti e quello comunale Savio Cumin. "Troviamo davvero di difficile comprensione capire il senso dell’intervento di Insieme per Ronchi, se non quello di non aver ancora digerito la sconfitta di giugno e voler a tutti i costi screditare la nuova maggioranza, creando confusione verso i cittadini" scrivono i due segretari. E ancora i dem: "Non solo si paragonano situazioni e contesti diversi. Quello nazionale è ben diverso da quello locale, che vede in primis nella condivisione di un comune programma amministrativo il collante di un’alleanza, ma si cade in piena contraddizione rispetto a ciò che, in questi anni, la stessa ha predicato: quello di dedicarsi esclusivamente all’attività amministrativa cittadina, lasciando da parte i rapporti con i gruppi politici e il resto del territorio, di fatto isolando la città e renderla negli anni isolata alla pari di un naso chiuso".

Per Moretti e Cumin, siamo perciò di fronte a farneticazioni senza alcuna visione politica e prospettiva amministrativa, volte a delegittimare il Partito Democratico ronchese. "Dispiace - aggiunge Moretti - perché nel precedente mandato di opposizione, dal 2016 al 2022, il PD ha dimostrato, mai rinunciando a dire ciò che non andava, spirito di collaborazione nell’interesse della città. Vogliamo ricordare che il PD ronchese è risultato sia alle comunali di giugno che alle politiche del 25 settembre il partito più votato in città, e siamo convinti che anche per il rinnovo del Consiglio Regionale del 2023 sia necessario prendere a riferimento quanto fatto in città". Per i democratici vanno quindi messi da parte personalismi e livore, per lavorare sodo mettendo al centro le necessità dei cittadini.

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