il progetto
L'aeroporto di Gorizia e la sua storia, un modello 3D per scoprirla

Presentata l'idea in Regione, una decina di partner. Mano tesa a Pipistrel.
La storia dell’aeroporto Duca d’Aosta, ma soprattutto le potenzialità future dell’area per lo sviluppo di Gorizia. Sono questi i perni su cui si concentra il progetto presentato in Regione dall’associazione Mitteldream-Artegorizia per realizzare un'esposizione fotografica e documentaristica dedicata ad Amedeo di Savoia, Duca d’Aosta, componente della Casa reale e asso del volo a cui oggi è dedicata la pista lungo via Fratelli Russjan. Il tutto dovrebbe svolgersi al Museo di Santa Chiara, tra il dicembre 2022 e il gennaio 2023, se il lavoro andrà in porto.
Partendo dalla figura del celebre ufficiale, l’idea è quella di creare “un ponte virtuale fra le province del Friuli Venezia Giulia - si legge nel documento -. L’obiettivo è quello di contribuire alla promozione del potenziale turistico delle aree e stimolare la passione per il volo sportivo fra i giovani. Non da meno, il progetto intende valorizzare le attività imprenditoriali ed educative-scolastiche che orbitano attorno ai rispettivi campi di volo ed aeroporti della regione”. Infine, anche ampliare “il suo già cospicuo archivio documentale e multimediale”.
Un percorso che coinvolgerebbe una decina di partner, a partire dalla stessa amministrazione cittadina e di Savogna d’Isonzo, nonché il comitato organizzatore della Capitale europea della cultura 2025. Spazio anche all’associazione Arma aeronautica di Gorizia, gli Aeronautici del Malignani, il Fotoclub di Nova Gorica, il Centro di ricerche carsiche “C. Seppenhofer”, gli Alpini, il Club 77 Frecce Tricolori di Monfalcone e l’Asd UpnGO di Camporformido. Tutte realtà legate al territorio e alla cultura in un tempio ampio, studiando una serie di eventi a tema.
Tra questi, c’è l’organizzazione di cinque weekend nel polo museale di corso Verdi, con un’esposizione di centinaia di testimonianze e gigantografie fotografiche dell’aeroporto di Gorizia, Campoformido ed Aviano. Spazio anche al Castello di Miramare, dove il Duca ha vissuto per sei anni con la moglie, nonché alle testimonianze di imprenditori del settore che hanno operato e lo fanno tutt’ora in regione. Grazie anche al supporto degli storici Pier Luigi Lodi e Roberto Bassi, sono previsti incontri di vario genere e conferenze, fin ad arrivare a esplorazioni sul Carso.
Grazie all’operato di Mitteldream, inoltre, si punta a ricreare con tecnologia 3D e fotorealistica la struttura architettonica dell’aeroporto di Gorizia, comprensiva di velivoli e mezzi, ambientata nello scenario storico degli anni Trenta. Il modello sarà confrontabile con uno analogo dello scalo di Campoformido. A conclusione dell’esposizione, l’archiviazione sarà classificata, registrata e conservata presso il sito Asso4stormo a disposizione “online” degli appassionati. Il tutto realizzato con immagini aeree realizzate da droni ed ultraleggeri specialistici.
Scatti che potrebbero aiutare anche sul fronte della cinematografia documentaristica. Ad arricchire il progetto, le diverse collaborazione, come con la Pipistrel a cui è stato rivolto l'invito, presente con un suo stabilimento anche nel campo di volo a pochi metri dal confine. Presente anche l’Istituto Malignani di Udine, che con i suoi studenti frequenta lo scalo campoformidino per forgiare i candidati allievi piloti e tecnici di terra dei principali scali internazionali. Mano tesa anche alle sedi regionali della Protezione civile ed alle forze armate, tra cui il XIII reggimento carabinieri di Gorizia.
La somma che potrebbe arrivare dalla Regione è di 20mila euro. La risposta è attesa entro i prossimi mesi. "Sono contento della risposta dei diversi partner - spiega il coordinatore Flavio Chianese - Abbiamo presentato la proposta per il bando regionale sulle manifestazioni espositive, che scadeva pochi giorni fa. In parallelo ci sono attività secondarie importanti, come le conferenze in cui le associazioni saranno parte attiva. Speriamo che prenderanno parte anche altre realtà. Il progetto non nasce solo per parlare di Gorizia ma per valorizzare anche altri scali della regione, dato che il Duca aveva comandato Aviano, Campoformido e Merna".
Sulla sua figura, prosegue, "ci sono molti aneddoti carini. Lui aiutò tante famiglie in città". Il tutto, inoltre, guarda agli aeroporti come luoghi d’incontro: "Una volta era così, oggi è più difficile". Infine, Chianese vede l'opera da un punto di vista più ampio, come "un ulteriore tassello per arrivare a un videogame su Gorizia, insieme ad altri modelli dei luoghi della città. Abbiamo già fatto la Transalpina e il Castello".
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