Mobilità sostenibile e una rotonda al valico di Merna, come cambia il traffico a Savogna d'Isonzo

Previsti diversi interventi, anche infrastrutturali, dal valore complessivo di 5 milioni di euro. Il ruolo delle ciclabili.

Anche Savogna d’Isonzo avrà il suo piano urbano del traffico. Il documento è stato infatti adottato nell’ultimo consiglio comunale a fine febbraio e, tra circa un mese, l’aula voterà definitivamente per la sua approvazione. Uno strumento definitivo dal sindaco Luca Pisk “un passo molto importante, anche perché ora potremo chiedere i contributi per la realizzazione di alcuni interventi, come l’istituzione delle zone 30”. Senza questo atto, infatti, “non puoi ricevere finanziamenti, come stabilito dalla Regione anche per il biciplan e l’abbattimento delle barriere architettoniche”. In particolare, si ragionerà sulle vie laterali, anticipa il primo cittadino.

Sarà comunque un discorso aperto al confronto con la cittadinanza, assicurano dal municipio. A monte del lavoro, peraltro, è stata fatta una ricognizione delle infrastrutture esistenti, sia comunali che sovracomunali, con un’individuazione dettagliata delle dimensioni per stabilire eventuali sensi unici o il posizionamento di rallentatori. È quindi nato un piano di massima per il futuro, ipotizzando periodi sperimentali in determinate aree, piuttosto che interventi più grossi con la realizzazione di nuove viabilità, per spostare il traffico dal centro cittadino. Proprio il capitolo infrastrutturale prevede quattro nuove opere, dal valore di 2 milioni di euro.

Si tratta di una passerella ciclopedonale a Gabria e tre rotatorie a Savogna, Rupa e all’altezza del valico di Merna. Previsti interventi anche sul fronte parcheggi, con una stima di 157mila euro per sette opere, principalmente dedicate alle bici, tra cui la riqualificazione di quello di Peci e uno ex novo a Gabria. Importanti anche gli investimenti per la ciclomobilità, con quasi 1 milione e 500mila euro previsti per una serie di interventi su tutto il territorio. In totale, quindi, la stima di quasi 5 milioni per realizzare tutti i progetti, con l’obiettivo di accedere a finanziamenti regionali e nazionali, se non anche europei, per portarli a termine.

Concretamente, quindi, le zone 30 riguardano già via Strada alta ed è prevista la realizzazione nelle arterie in prossimità dei nuovi edifici scolastici e del cimitero. Incluse anche le strade laterali, come via XXIV maggio, oltre a Scariano e le altre frazioni. Sempre Scariano potrebbe sperimentare dei sensi unici, in particolare in via Brigata Gradnik, via Kodermac e altre, creando così un anello. In ogni caso, saranno coinvolti anche i residenti, vedendo come l’introduzione verrà recepita. L’idea era di iniziare prima questo coinvolgimento, ma la pandemia ha rallentato il tutto e l’ufficio tecnico aveva necessità di proseguire nella redazione del piano.

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