La scoperta
Il misterioso monolite in acciaio compare anche ad Aquileia nella notte di Natale

È comparso la notte di Natale davanti alla Basilica patriarcale, ancora ignota l'identità di chi l'ha posizionato lì.
Il primo è comparso all'inizio di dicembre nel deserto dello Utah, negli Stati Uniti. Poi è stata la volta della Romania, quindi la California, l'isola inglese di Wight, in Olanda e in molti altri punti del globo. Pochi giorni fa, un misterioso monolite ha fatto la sua comparsa anche davanti alla Basilica patriarcale di Aquileia, dopo che il 12 dicembre uno uguale è emerso tra tra i vigneti di Baron Longo, in Alto Adige. Una scoperta che ha lasciato senza parole la comunità locale, che lo ha intravisto per la prima volta il giorno di Natale e, complici i giorni di zona rossa, non è stato ammirato da molti altri.
Dopo i primi rilevamenti, lo strano elemeno sembra essere fatto di acciaio inossidabile o alluminio, molto riflettente, alto 3 metri a base triangolare equilatera con ogni lato che misura 45 centimenti. "Abbiamo scoperto lo strano manufatto di metallo la notte di Natale - spiega il sindaco della cittadina Unesco, Emanuele Zorino - quando uscendo dalla messa dello Spadone abbiamo notata nell’oscurità di piazza Patriarcato qualcosa di insolito. Prima non c’era o almeno nessuno lo aveva notato". Inevitabilemente, il pensiero va a "2001: Odissea nello spazio", il film di Stanley Kubrick del 1968 che ruota proprio attorno alla comparsa di un monolite nero di origine extraterrestre.
Chi può essere il responsabile? "Come negli altri casi apparsi nel mondo - prosegue il primo cittadino -, anche in questo ad Aquileia è assolutamente un enigma chi abbia installato la colonna metallica". In ogni caso, si tratta di "un oggetto molto bello che riflette l’interno e sembra quasi mimetizzarsi con l’ambiente circostante, oltre a specchiare donando nuovi punti di vista alla bellissima piazza Patriarcato su chi si staglia la nostra basilica millenaria. Il monolite ha attirato l’attenzione provocando lo stupore di chi ha partecipato alle messe di Natale. Speriamo che sia di buon auspicio per il futuro 2021”. Quel punto, peraltro, non sarebbe coperto da telecamere, come confermato da Zorino.
In ogni caso, le precedenti installazioni sono state rivendicate da un collettivo di artisti che si fa chiamare "The most famous artists 2020". Sul proprio profilo Instagram, hanno riportato le foto delle loro opere. Tra loro, c'è anche il performer ucraino Denys Cherniavskyi, che ha posizionato un monolite nella discarica della città di Poltava, a denuncia del pericolo dell'inquinamento. Tutti, ora, sono in attesa di scoprire chi sia il nome che si cela dietro all'installazione fatta venerdì e quale sia il suo significato.

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