CONSIGLIO COMUNALE A MONFALCONE
Minuto di silenzio per violenza politica negli Usa, Saullo e Morsolin escono dall’aula. «Uso strumentale, Monfalcone slegata da queste vicende»

Le posizioni di Resuli e Brigante, «momento chiesto per prendere distanza dalla violenza politica al di là delle idee». La dem Giurissa chiede e ottiene il ricordo della deputata Hortman.
Un minuto di silenzio per commemorare Charlie Kirk e Melissa Hortman. È quanto ha aperto, non senza espressioni di disaccordo, la seduta di Consiglio comunale a Monfalcone di ieri, martedì 30 settembre.
A chiedere all’aula e al presidente di Consiglio Gabriele Bergantini l’osservanza del minuto simbolico in ricordo dell’attivista politico statunitense ucciso "in diretta" durante una conferenza il 10 settembre scorso è stato Riccardo Brigante.
Il giovane consigliere di Lega Fvg ha motivato la sua richiesta anche sulla base dei «tanti messaggi di compiacimento» circolati fra l’opinione pubblica in seguito alla notizia: «Credo che in democrazia sia legittimo poter contestare chi non la pensa come te, però trovo inaccettabile gioire per la morte di un giovane assassinato per le sue idee». Alla richiesta di Brigante ha fatto immediatamente seguito la proposta - accolta – della consigliera del Pd Lucia Giurissa di dedicare il minuto anche a Hortman, esponente democratica deputata della Camera dei rappresentanti del Minnesota assassinata assieme al marito, sempre per ragioni politiche, lo scorso 14 giugno.
Passati alcuni secondi di silenzio, i consiglieri di Monfalcone Civica e Solidale Cristiana Morsolin e Alessandro Saullo hanno però lasciato l’aula, per rientrarvi al termine del minuto. A chiarire subito la posizione espressa dal gesto è stato Saullo: «La richiesta dei minuti di silenzio, su fatti d’attualità ma in nessun modo legati al nostro Consiglio, potrebbe attivarne di analoghe per le vittime di Gaza o per qualsiasi altra vicenda umana per cui si può esprimere cordoglio, ma che trasformerebbe sistematicamente quest’aula in una serie di “banner politici”».
I lavori del consiglio sono poi cominciati senza un ulteriore prolungamento del dibattito. Sulla motivazione dell’uscita dalla sala si è successivamente espressa, con una nota scritta, anche Morsolin, definendo il momento come «uso politico» e strumentale della seduta di Consiglio da cui «come gruppo, nel rispetto che si deve sempre al cordoglio per ciascuno, abbiamo scelto di dissociarci». «Non ci sono ragioni che legano Monfalcone agli avvenimenti e alla violenza politica che negli Usa colpisce entrambi gli schieramenti – argomenta, in armonia con la posizione di Saullo - se volessimo usare lo stesso metro, potremmo chiedere non uno ma dieci minuti di silenzio per i tanti morti innocenti di Gaza, che riguardano certo di più la nostra attualità di Europei». E ricorda, assieme a Saullo: «Non dimentichiamo che questa stessa amministrazione non ha fatto un minuto di silenzio per Glauco Boscarolli, figura di rilievo della nostra città».
«Il minuto di silenzio voleva essere un momento di coesa presa di distanza da parte del Consiglio. Un consigliere ha la facoltà di proporlo. Si riferiva comunque a un fatto di rilievo mondiale, che sta a cuore e ha toccato da vicino sia me che il consigliere Resuli e Bergantini, in quanto rappresentanti dei giovani in aula: Kirk aveva solo cinque anni più di me, potevamo esserci noi al posto suo». Lo dichiara Brigante, contattato oggi per un commento a posteriori. Il consigliere classe ’98 si dice «dispiaciuto» per il gesto degli esponenti di Monfalcone Civica e Solidale: «Secondo me hanno lanciato un brutto messaggio da cui prendo le distanze. Alzarsi in piedi per una persona morta vuol dire solo portarle rispetto e non per forza condividere le sue idee: secondo me è importante saper distinguere le idee politiche e il lato umano».
Gli fa eco, in una nota stampa, anche il consigliere di Fratelli d’Italia Luis Resuli, che condanna l’atteggiamento di Saullo e Morsolin a nome di tutto il gruppo consiliare FdI. «Un simile comportamento non è una semplice scelta politica, ma un gesto grave che offende la memoria delle persone ricordate e, più in generale, i principi di civiltà e rispetto che dovrebbero guidare chi ricopre incarichi istituzionali – continua Resuli – il confronto democratico si nutre di differenze di opinione e di schieramento, ma la memoria dei defunti e i momenti di raccoglimento condivisi devono restare al di fuori delle polemiche: sono un terreno comune che appartiene a tutta la comunità, al di là delle divisioni politiche».
«Ho tenuto una condotta in piena coerenza con i valori del mio partito, che ha ripetuto a ogni livello di condannare sempre la violenza politica in modo netto a prescindere dalle idee di chi colpisce»: questo, infine, il commento a margine di Lucia Giurissa che, come scritto sopra, ha chiesto l’osservanza contestuale del minuto di silenzio anche per la deputata Melissa Hortman. «Per questa memoria, pietà e senso di giustizia sono rimasta in piedi – dichiara la consigliera dem - non si deve in alcun modo deformare questa verità fattuale, che deve restare scritta nei verbali d’aula, neanche sui social piegati alla propaganda più gretta». L’accenno di Giurissa è ai video condiviso dagli esponenti della Lega Anna Cisint e Brigante sui propri profili social, nei quali non compare la mozione d’ordine della consigliera per rendere il momento commemorativo “bipartisan”: «La cosa, per me, è molto grave. Si vuole forse andare a creare una frattura ideologica di cui non abbiamo bisogno?».
Foto Comune di Monfalcone
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
