IL BOTTA E RISPOSTA
Il ministro Piantedosi in Bangladesh: Bhuiyan entusiasta sulle assunzioni bengalesi. Lo stop di Cisint

Il consigliere Pd, «elogiata la comunità bengalese in Italia per impegno e integrazione». Visita «finalizzata a siglare accordi di contegno all’immigrazione irregolare», ribatte l’europarlamentare.
È notizia di ieri, lunedì 5 maggio, che il Ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi ha incontrato a Dacca il capo del governo del Bangladesh Muhammad Yunus. Il fatto è stato oggetto di un botta e risposta interno alla politica monfalconese nel corso della mattinata: il primo a parlarne, attraverso i suoi profili social, è il consigliere comunale del Pd Sani Bhuiyan, in un post di ieri sera in cui, allegando quanto condiviso a tal proposito sulla pagina Facebook ufficiale del capo del governo bengalese, scrive: «L’Italia pronta ad assumere più bengalesi!».
Parafrasando quanto riportato nel post del capo di governo del Bangladesh - pubblicato nel pomeriggio di ieri -, Bhuiyan scrive che «il Ministro dell’Interno italiano, in visita a Dhaka, ha annunciato l’intenzione di aumentare le assunzioni di lavoratori bengalesi tramite canali legali e sicuri». «Ha elogiato la comunità bengalese in Italia per il suo impegno e integrazione – recita ancora la pubblicazione del consigliere - e ha sottolineato l’importanza di combattere l’immigrazione illegale e la tratta di esseri umani».
Dichiarazioni a cui Anna Maria Cisint, ora assessore con delega alla lotta contro degrado e radicalizzazione islamica a Monfalcone, ha ribattuto prontamente frenando gli entusiasmi di Bhuiyan. «Il consigliere Sani mente sapendo di mentire – esordisce secca Cisint - qui si sta parlando di contrasto all’immigrazione clandestina, con l’obiettivo di ridurre la presenza di extracomunitari irregolari nel nostro Paese».
«Il Ministro Piantedosi si trova attualmente in Bangladesh e in Pakistan per siglare accordi finalizzati a fermare il traffico illegale di esseri umani verso l’Italia e a contenere i consistenti flussi migratori irregolari – continua l’assessore ed europarlamentare - è noto, infatti, che da questi Paesi proviene una parte significativa degli immigrati clandestini, tramite tratte gestite da reti criminali».
A confermare che l’argomento dell’incontro tra Piantedosi e Yunus si sia largamente incentrato sul contrasto alle reti criminali che incentivano il traffico di esseri umani è anche la nota ufficiale divulgata dal Ministero dell’Interno. Nel testo di quest’ultima vengono riportate le dichiarazioni del ministro sulla «piena convergenza sui temi migratori», ma anche «sulla promozione di percorsi di formazione-lavoro per i cittadini bangladesi con apposite quote di ingresso regolare per lavorare in Italia».
Ciononostante, la nota di Cisint continua rimarcando che «l’impegno del Ministro nel contrastare l’immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani è perfettamente coerente con le battaglie storiche della Lega e con la volontà della maggioranza degli Italiani» ed è volto soprattutto a «ridurre, non certo ad aumentare, la presenza di cittadini stranieri, in particolare bengalesi e pakistani, sul territorio nazionale, e con loro i problemi che generano nei tessuti sociali delle nostre città». «Forse il consigliere Bhuiyan ritiene che l’immigrazione irregolare non vada contrastata? – chiude provocatoriamente l’onorevole – di risolvere questi problemi dovrebbe occuparsi Sani».
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